Si è conclusa con una festa la lunga settimana che ha visto tanti volontari recarsi al Medér, il piccolo bacino d’acqua che si trova a Serle, nell’altopiano Cariadeghe, che era stato inquinato con lo sversamento di oltre 200 litri di olio il 25 marzo.
Da quel giorno molti si sono presentati per dare il proprio contributo per cercare di salvare il maggior numero di rospi possibile. Proprio durante la festa è stato comunicato il numero di anfibi salvati: 6.746. Un numero reso possibile grazie a tutti coloro che si sono dati da fare recuperando i rospi, pulendoli dall’olio e mettendoli al sicuro in appositi recinti.
Ora, nell’attesa che il Medér venga recuperato dalla contaminazione, ci sono due nuove case: la prima è una piccola pozza artificiale nella quale i rospi sono stati liberati insieme alle ovature; la seconda è quella del Ruchì che potrà ospitare tantissimi anfibi.
Nel frattempo continuano le indagini per scoprire i colpevoli.