L’appuntamento con la presentazione ufficiale (riservata alla stampa) è già stato fissato per il 23 gennaio, in Regione. Ma la notizia c’è. Cideon, il festival delle luci che lo scorso anno ha attirato decine di migliaia di persone al Castello di Brescia, tornerà a breve. A febbraio del 2017, infatti, i visitatori erano stati circa 150mila: un numero oltre ogni attesa che ha mandato in tilt anche la macchina organizzativa (in 50mila erano rimasti fuori). Quest’anno l’appuntamento promosso in dagli Amici del Cidneo in collaborazione con la Loggia e altri enti si rinnoverà dal 10 al 17 febbraio.
Tra le novità delledizione 2018 c’è il fatto che l’evento che si protrarrà per 8 serate. Orari di apertura della manifestazione dalle 18.30 alle 24, con ultimo accesso alle 22.30. Secondo gli organizzatori il tempo medio per completare il percorso è di 60-70 minuti.
Se è come quello dell’anno scorso non vale la pena andare.
Ormai di gran moda in tutto il mondo, l’evento (ormai si chiama tutto con questa trasposizione anglosassone) è solo un banale specchietto luminoso per le allodole, anzi…per i tordi in circolazione. Altro sarebbe la valorizzazione narrativa storica del luogo: dal Medioevo al Cinquecento, dalla Repubblica Veneta all’eco della Rivoluzione Francese e poi al Risorgimento per arrivare lontano sino ad alcuni episodi della Resistenza. Ma tant’è, siamo nell’era dell’apparire e non dell’essere, degli accidenti e non della sostanza…
Ma così andiamo sul difficile. E sappiamo che per organizzare un evento intelligente e colto occorrono competenze, conoscenze e fatica. Quanto alle risorse, forse si risparmierebbe, rispetto a queste brutture e scempi in luoghi che traspirano storia e cultura per chi sa cogliere. Meglio andare sul dozzinale che, si sa, accontenta il grande pubblico e la gran massa di ignoranti, proprio come per la politica.