Profughi, a Brescia sono 762. Bordonali e Tacconi (Lega): sono troppi
Brescia è invasa da aspiranti profughi. Nonostante le promesse fatte dal sindaco Del Bono, ne continuano ad arrivare. Il sindaco aveva detto che non ne avrebbe accolti in città più di 300 invece sono ormai 762, addirittura 227 in più anche rispetto ai 535 previsti dal piano di ripartizione. Una cifra mostruosa. Capiamo il suo desiderio di non urtare la sensibilità dei compagni di partito che stanno al governo, ma sarebbe ora che alzasse la testa contro questa gestione fallimentare del problema immigrazione. Lo hanno detto Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia e il capogruppo della Lega Nord nel Consiglio comunale di Brescia, Massimo Tacconi, in merito alla distribuzione dei richiedenti asilo prevista dal piano di ripartizione sottoscritto da Ministero dellInterno e Anci.
Ringraziamo i sindaci che si stanno opponendo allarrivo di richiedenti asilo che in realtà, dati della Prefettura di Brescia, sono clandestini nel 75 per cento dei casi. La soluzione non è la micro o la macro accoglienza, la soluzione è rappresentata dai rimpatri di massa degli irregolari e dal blocco degli sbarchi aggiungono Bordonali e Tacconi. Maroni da ministro dellInterno ci era riuscito. Se Minniti non sa andare oltre gli annunci può sempre chiedere aiuto al nostro presidente di Regione.
Secondo il nuovo piano di ripartizione, in provincia di Brescia dovremmo accogliere 3.624 presunti profughi: un costo da 127 mila euro al giorno che fa gola a cooperative e albergatori falliti: è tempo di porre fine a questo enorme business concludono.