Sono circa 300, in chiave bresciana, le adesioni al nuovo Articolo Uno – Movimento democratico e progressista (Mdp): la forza politica nata nelle scorse settimane da una costola del Partito democratico e guidata a livello locale da Paolo Pagani.
Di questi 300, circa un sesto sono amministratori locali. Ma l’attesa è che i numeri crescano. Pagani, infatti, dichiara a Bresciaoggi: “Ci aspettiamo nuove adesioni in base alla conclusione del congresso Pd in corso”.
La prima assemblea provinciale del movimento si terrà lunedì 10 aprile alle 20.45 nella sala Piamarta dell’istituto Artigianelli di Brescia, alla presenza del capogruppo alla Camera Francesco Laforgia. Mentre il congresso nazionale è previsto nei giorni 20 e 21 maggio.
In vista delle prossime amministrative, il Mdp bresciano non chiude le porte al dialogo con gli ex fratelli del Pd. Accordi, infatti, sarebbero prossimi alla chiusura sia a Cazzago sia a Desenzano del Garda.
Grande euforia e grandi manovre, in teoria. In pratica, guardando la media di tutti i sondaggi, la nuova forza politiica vale circa un 4% a livello nazionale, mentre il PD è assestato sul 24% ed il Movimento 5 Stella al 31%. Tutto il centrodestra unito vale, alla conta, tanto quanto i pentastellati. Risultato ? Ingovernabilità certa. E nemmeno alleanze “chimera” come il PD più Forza Italia e qualche centrista onnivoro risucirebbero ad avere una maggioranza in Parlamento. Bene: ci avviamo verso l’ignoto…
Non dovrebbe esserci l’ignoto, per coloro che hanno sostenuto il NO al referendum . Almeno così assicuravano.
Sicuramente meglio l’ignoto che la dittatura strisciante di un altezzoso ragazzotto toscano con codazzo al seguito di gasatissimi boys & girls e la bendizione di JP Morgan più quella del centenario Napolitano !