Numeri da far paura. Negli ultimi quattro anni tra città e provincia il numero complessivo dei disoccupati è quasi raddoppiato: se nel 2011 gli iscritti ai Centri per l’Impiego erano 78.450, a fine 2014 la cifra ha raggiunto la quota di 142.337 (valore che andrebbe pulito da tutte le situazioni nelle quali i disoccupati hanno trovato lavoro, sono andati in pensione o sono deceduti), un triste record per la nostra provincia, certificato dall’Osservatorio del Mercato del lavoro della Provincia.
Il dato è negativo anche per quanto riguarda il saldo tra nuove assunzioni e cessazioni, 126.966 contro 139.585, quasi 13mila unità in meno.
Per quanto riguarda la situazione territoriale, i comuni dove ci sono più disoccupati sono anche quelli più popolosi, in ordine: Brescia (23.134 senza lavoro), Desenzano, Montichiari, Chiari, Palazzolo, Rovato, Lumezzane, Darfo, Ghedi e Lonato.
Simile anche la classifica dei comuni dove si sono avviati più rapporti lavorativi: Brescia (26.261), Desenzano, Rovato, Sirmione, Montichiari, Capriolo, Lonato, Darfo, Palazzolo, Erbusco.
(Red.)
non c’è fine al peggio
e poi ci si domanda perché i giovani non hanno speranze…
L’importante è che i loro ”rappresentanti”, i capi sindacali, Marini, Pezzotta, D’Antoni, Cofferati, Epifani ecc. non abbiano a patire, almeno loro. O no?
Christo!
(ah, no, è per un’altra notizia)