Aprirà i battenti forse già in coincidenza con la coda di Expo Scalo Milano: il grande city style made in Brescia (a realizzarlo il Gruppo Lonati e Promos) che sarà uno dei più grandi spazi commerciali d’Europa. Con l’ambizione di diventare un brand da esportare in tutto il mondo. Il format distributivo del tutto inedito in Italia, infatti, vedrà uniti in un solo grande spazio il meglio di moda, design ed enogastronomia di alto livello.
A fare il punto sul progetto – questa mattina, durante una conferenza stampa convocata alla Lonati – Carlo Maffioli (presidente di Promos) con i figli Filippo e Tommaso (il primo si occupa del marketing, il secondo della gestione) e i fratelli Ettore e Fausto Lonati, rispettivamente presidente e consigliere delegato dell’omonimo gruppo, che ormai conta investimenti significativi in diversi settori: dalle macchine per calze all’acciao, dall’agricoltura all’immobiliare.
Scalo – i cui lavori sono già iniziati dopo un lungo iter autorizzativo che ha coinvolgo ben 24 enti – è situato nel comune di Locate Triulzi, a sud di Milano, su unarea ex-industriale nota per aver ospitato uno storico stabilimento Saiwa. A regime, ospiterà 300 negozi e botteghe su una superficie commerciale lorda di 60mila metri quadrati, 4mila posti auto, ma anche una sede distaccata della Scuola di Alta Formazione Machina Lonati Fashion and Design Institute (la gestione sarà affidata all’ex assessore provinciale all’Istruzione Aristide Peli, presente alla conferenza) e Piazze dArtista con esposizioni darte contemporanea. Un nuovo quartiere della città (circa mille i posti di lavoro creati), curato nei dettagli e inserito in una cornice architettonica innovativa: un ambiente urbano in cui gli edifici prendono ispirazione dallimmagine della fabbrica, simbolo di produttività e icona dellimprenditorialità milanese dellultimo secolo, e la ripropongono in chiave contemporanea, con soluzioni e materiali davanguardia. Non a caso Scalo Milano è stato premiato la scorsa primavera al Magdus di Parigi 2014, come “Best European Project” .
Con un bacino di 12,2 milioni di abitanti nei 90 minuti dauto e oltre 13 milioni di presenze turistiche annue sulle quali contare, Scalo caso unico in Italia – sarà raggiungibile da Milano con la rete metropolitana (la fermata Locate Triulzi del passante S13 dista meno di 20 minuti dal Duomo), con la rete ferroviaria o in automobile, da via Ripamonti o dalluscita n¡8 della Tangenziale Ovest (in 15 minuti dallaeroporto di Linate).
Linvestimento complessivo è pari a 170 milioni di euro e prevede oneri e opere di riqualificazione ambientale e di potenziamento infrastrutturale, a supporto del territorio, per oltre 25 milioni di euro.
Scalo Milano, ha raccontato Ettore Lonati, presidente dell’omonimo Gruppo, è il risultato di una solida partnership industriale, capace di trasformare in realtà il connubio perfetto tra eccellenza e italianità. Crediamo fortemente in questo progetto, un tassello fondamentale della nostra strategia di diversificazione, perché rappresenta una piccola rivoluzione nel panorama distributivo che in futuro potrà essere interessante sviluppare anche allestero. Allinterno della struttura é prevista inoltre lapertura di una succursale di Machina Lonati Fashion and Design Institute, con focus moda, design e retail: un altro modo di dimostrare concretamente la nostra volontà di investire e sostenere il made in Italy.
Grazie ad una collaborazione vincente tra realtà imprenditoriali bresciane di successo e al contributo decisivo del compianto Tiberio Lonati, ha quindi aggiunto il presidente di Promos Carlo Maffioli, abbiamo realizzato un progetto unico nel suo genere, mantenendo un occhio ben puntato sul mercato e sull’esigenza di molte aziende di ridurre la filiera e arrivare diritti al consumatore. Il nostro è un settore complesso, sempre in movimento, dove lunico modo per eccellere è quello di innovare, capire e anticipare i desiderata dei consumatori. Scalo Milano è un progetto ambizioso ma molto concreto a, anche per questo, i riscontri ricevuti dal mercato oggi sono ottimi. L’obiettivo, ha concluso, è quello di fare di Scalo un brand da esportare anche all’estero.
Filippo Maffioli, ancora, ha sottolineato che la vendita degli spazi procede in maniera positiva: sono state già vendute quasi tutte le unità della piazza del food (un 20 per cento saranno piccoli operatori milanesi) e quelle riservate al design (all’80 per cento operatori italiani). Mentre per il fashion la copertura è oggi al 60 per cento. Mentre il fratello Tommaso ha evidenziato che Promos è un operatore ormai affermato nel mercato, che gestisce anche realtà realizzate da terzi e si è recentemente aggiudicata la gara di un’immobiliare tedesca per l’outlet di Valmontone.
Fare un centro commerciale come quello in una zona marginale al parco agricolo sud e priva di strade di comunicazione rischiando di bloccare semi totalmente la viabilità di Locate di Triulzi e svuotando il suo centro storico dei pochi negozi rimasti, è una operazione al limite del buon senso. Se poi uno considera anche l’andamento economico, è facile ipotizzare che verrà fatta solo la prima parte, quella che aprirà in coda all’expo, ed il resto dell’area verrà destinato ad altro. Non esterno altro…