Per i 18 ragazzi si tratta di un’occasione irripetibile per "sporcarsi le mani" con un lavoro vero, a contatto con la società. Per la città si rappresenta un valido sostegno per l’espletamento di tanti servizi che necessitano di forze aggiuntive. E’ partito ufficialmente ieri l’anno di lavoro per i 18 nuovi volontari del Servizio Civile Nazionale presso la città.
I progetti nei quali saranno impegnati i ragazzi, scelti tra 340 candidati, sono sei e riguardano i centri sociali e i centri diurni per disabili e anziani, le biblioteche, il Museo di Scienze Naturali, la Casa delle associazioni, gli Informagiovani. Il compenso che riceveranno, più che altro un rimborso spese, è di 433 euro per 30 ore di lavoro settimanali, che a volte sono ore di formazione e affiancamento, proprio perché non si tratta di semplice manovalanza ma di persone che vogliono imparare svolgendo attività per le quali hanno studiato, o per le quali si sentono predisposte.
A dare loro il benvenuto è stato il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Ungari, le cui parole sono riprese tamane sulle colonne di Bresciaoggi: «La città vi è riconoscente, ma credo che anche per voi si rivelerà un’esperienza importante, sia per crescere a livello personale e professionale, sia per mettere da parte qualche soldo in maniera dignitosa: anche se qualcuno lo crede ancora, oggi la patria non si difende più con le armi, ma spendendosi in prima persona contro nemici quali l’indifferenza, il qualunquismo, il razzismo e le abitudini che minano il cambiamento».
(a.c.)