"Solo l’inconcludente provincialismo di certa politica può liquidare questa occasione con l’arrogante superficialità emersa nelle prese di posizione degli ultimi giorni", questa la posizione di Enzo Torri, Segretario provinciale della Cisl, che vede questo incontro come importante occasione di confronto per parlare dei problemi dell’immigrazione.
DI SEGUITO LA DICHIARAZIONE INTEGRALE
“L’incontro con il Ministro Kyenge è un’opportunità che solo l’inconcludente provincialismo di certa politica può liquidare con l’arrogante superficialità emersa nelle prese di posizione degli ultimi giorni. La Cisl intende cogliere l’occasione della sua visita a Brescia per discutere con il Ministro dei problemi veri dell’integrazione tra culture e tradizioni diverse. Sono i problemi del riconoscimento del diritto di cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia, che a Brescia sono stati nel 2012 il 46% dei nuovi nati. Sono i problemi della casa, del lavoro, della scuola. E sono i problemi di una burocrazia fatta per penalizzare gli stranieri, per creare problemi piuttosto che risolverli; basti pensare alla cronica e colpevole carenza di personale negli uffici pubblici che costringe i cittadini stranieri ad attese interminabili per ottenere i rinnovi dei permessi di soggiorno, i ricongiungimenti familiari, la cittadinanza.
Di questo vogliamo parlare con Cecile Kyenge, e magari anche ‘del fallimentare modello di immigrazione’, frutto però non di qualche mese di responsabilità del Ministro, ma di troppi anni di politiche sciagurate che non a caso, emblematicamente, si identificano con la Legge Bossi-Fini”.