Impiantato agli Spedali Civili di Brescia il pacemaker senza fili

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Gli Spedali Civili di Brescia e la sua equipe di medici e sanitari dimostra ancora una volta di essere un’eccellenza. E’ di questi giorni la notizia che il Prof. Antonio Curnis ed il dott. Luca Bontempi hanno effettuato uno dei primi impianti al mondo di pacemaker miniaturizzato. Si chiama Nanostim ed é prodotto dalla multinazionale americana St. Jude Medical e differisce dai pacemaker convenzionali per essere talmente piccolo da poter essere posizionato direttamente all’interno del cuore, senza quindi la necessitá di collegare elettrodi cardiaci ad un generatore esterno al cuore. Questo consente di ridurre il rischio di infezioni e di evitare le complicanze cliniche legate agli elettrodi che, sebbene rare, possono essere piuttosto fastidiose. L’impianto avviene per via transvenosa attraverso un sistema di rilascio che consente di posizionare il pacemaker direttamente all’interno del ventricolo destro.

"Agli Spedali Civili di Brescia ogni anno vengono effettuati circa 700 impianti di pacemaker" ha riferito il Prof. Curnis "che da oggi in casi selezionati avranno anche la possibilità di fruire di questa nanotecnologia estremamente innovativa".

Il primo paziente é stato un uomo di 76 anni con fibrillazione atriale e lunghe pause ventricolari. La nuova rivoluzionaria tecnologia e l’innovativa tecnica di impianto hanno consentito di effettuare la procedura in soli 11 minuti riducendo il recupero post operatorio del paziente rispetto alla procedura convenzionale.

"Con questa novitá tecnologica" ha continuato il Prof. Curnis "non siamo piú costretti ad utilizzare il bisturi e punti di sutura ma tutta la procedura viene effettuata con strumenti che si introducono attraverso una semplice puntura all’inguine, in maniera molto meno invasiva."

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