Caffaro, da Roma l’ok per l’avvio della bonifica del parco di via Nullo

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C’è anche il momento preciso in cui è arrivato il via libera definitivo, alle 13:11 di ieri. Santa Lucia a Brescia è arrivata con un giorno d’anticipo: il 12 dicembre 2013 sarà una data per certi versi storica, la data che segna formalmente la partenza del primo progetto di bonifica di un’area inquinata dalla Caffaro, il parco di via Nullo. Fra pochi giorni le ruspe entreranno in azione per asportare lo strato superficiale di terreno e spedirlo nei siti autorizzati per la bonifica.

A dare la notizia è stato l’assessore all’Ambiente  Luigi Fondra, accompagnato dal collega ai Lavori pubblici Valter Muchetti, dal responsabile del settore Ambiente Angelo Capretti e da Giulio Sesana, coordinatore del tavolo di lavoro sul tema istituito dalla Loggia. Le parole di Fondra sulle colonne di Bresciaoggi: «È una giornata storica, le risposte del ministero sono un grande incoraggiamento per l’attivismo dimostrato da quando abbiamo preso in carico il problema. I cittadini soffrono da anni e chiedono risultati, ora possiamo definire i tempi, che spesso non sono dipesi dal Comune. Le partite sono diverse, ma su ogni pratica continueremo a pressare pesantemente. Anche a Roma hanno capito che l’aria è cambiata, qui a Brescia».

Oltre alla partenza della bonifica di via Nullo il comune nelle prossime settimane potrà avviare le procedute per le scuole Calvino e Deledda. Ma le buone notizie non finiscono qui: dal Ministero è arrivato il via libera per la messa in sicurezza, a carico delle aziende e in seconda battuta del Ministero stesso, della falda della Baratti-Inselvini, le cui acque vengono pompate in superficie per essere bonificate, e per quella della Eredi Forzanini, le cui acque vengono pompate in superficie e semplicemente portate via con autobotti. 
(a.c.)

 

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1 COMMENT

  1. Grandioso !!!!!. Hanno trovato i soldi per bonificare 500 metri quadri di territorio bresciano! Brescia ed i bresciani sono salvi dai tumori. Fanno le TAV e lasciano lì la Caffaro che ha livelli migliaia di volti superiori al limiti ( fa ridere il concetto di limite per i veleni ). Si pompa l’acqua della falda in modo da fare finta che il problema non esista. Ricordo che la Valtrompia non ha nel 2013 il depuratore che tolga le schifezze buttate per decenni dagli industrialotti lumezzanesi, e non solo, nel Mella, tra i primissimi fiumi per inquinamento d’Europa. La salute dei cittadini è l’ultimo dei problemi dei politici infatti progettano metropolitane, parcheggi nella roccia del Cidneo, le corde molli vuote, le brebemi, la autostrade della Valtrompia ( perché la produzione possa liberamente ricrescere….Il PCB celo hanno ormai regalato per centinaia di anni ed i soldi fatti li hanno tenuti 4 o 5 dell’alta finanza bresciana. Non se ne può più di tutti costoro.

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