Quello attuale è vecchio di 35 anni, insufficiente a servire tutti i paesi del lago (circa mezzo milione tra abitanti e turisti) e pericoloso per l’ambiente. Il lago di Garda ha bisogno di un nuovo depuratore, per questo motivo nei primi giorni dell’anno nuovo si riuniranno delegati delle provincie Brescia e Verona, delle regioni Lombardia e Veneto e di Garda Uno, l’azienda di servizi che ha in gestione il ciclo dell’acqua. L’obiettivo è quello di stendere un piano tecnico e programmatico, oltre che finanziario, da sottoporre successivamente ai ministeri competenti ed alla Comunità Europea per la richiesta di finanziamenti.
La promozione di un territorio non passa esclusivamente dalla cura del paesaggio, dall’arte, dalla cultura e dall’accoglienza enogastronomica. Anche i servizi di base sono fondamentali. Per questo motivo risulta impellente la realizzazione del nuovo sistema di fognature e depurazione delle acque. Oltre a relizzare il nuovo depuratore, sul territorio di Visano, nella bassa bresciana, dove saranno collegati tutti i comuni della sponda bresciana (lombarda) del lago, l’intervento riguarderà anche la realizzazione dei collettori fognari, sia bresciani che veronesi, oltre che l’ampliamento del depuratore di Peschiera, dove rimarranno agganciati i comuni di Desenzano e Sirmione. Tempi di relizzazione? Una decina di anni. Prima si comincia (dipende dall’accordo con i Ministeri) meglio è.
(a.c.)