L’ultimo appuntamento della Stagione 2013 con Sentieri selvaggi è previsto per mercoledì 11 dicembre alle 21.00 nel Salone delle Scenografie del Teatro Grande e sarà un concerto dedicato a Carlo Boccadoro, fondatore dell’Ensemble, direttore e tra i più interessanti compositori italiani.
Un viaggio nella produzione più recente del Maestro Boccadoro, in occasione del suo cinquantesimo compleanno. Dalle sonorità argentine della Sonatina per vibrafono e pianoforte, ai rapidi schizzi cameristici di North, per violino violoncello e pianoforte, passando per lo studio di forme maggiormente classiche come quelle che si ritrovano nella Seconda Sonata per pianoforte.
Ne Le Sette Stelle, per quattro strumenti, il discorso si fa sempre più ampio e complesso, in un continuo dialogo tra gli strumenti improntato a un virtuosismo strumentale assoluto e a un linguaggio di comunicativa diretta, che però non rinuncia mai al rigore e alla complessità.
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita on line sui siti teatrogrande.it e vivaticket.it e alla Biglietteria del Teatro Grande (si ricordano gli orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00). L’accesso al Salone delle Scenografie si effettua da via Paganora 19.
PROGRAMMA
Carlo Boccadoro
Sonatina per vibrafono e pianoforte North, per violino, violoncello e pianoforte Hyperdrive, per clarinetto solo
Seconda Sonata, per pianoforte
Le sette Stelle, per quattro strumenti
SENTIERI SELVAGGI
Mirco Ghirardini, clarinetto Andrea Rebaudengo, pianoforte Andrea Dulbecco, vibrafono Piercarlo Sacco, violino
Aya Shimura, violoncello
Sentieri Selvaggi è un ensamble in residenza a Milano. Tutto questo spazio a Brescia nonchè al Teatro Grande è francamente inusuale ed incomprensibile. Ma, si sa, Boccadoro compone anche per la danza e il balletto ed è di Macerata. Il pensiero deferente va a chi ha in mente quasi solo la danza ed il balletto ed è di Ascoli Piceno. Se le esibizioni fossero gratuite, nulla vi sarebbe ovviamente da eccepire. Ma non lo sono.