Suicidio o omicidio? Dramma o morte volontaria? E’ quello che stanno ancora cercando di capire gli inquirenti che hanno trascorso tutta la nottata a raccogliere indizi e fare rilievi fuori e dentro l’abitazione di Orzinuovi dove venerdì mattina si è consumato il dramma di Nurje Prezja, la 71enne kosovara morta carbonizzata sul terrazzino della casa dove viveva col figlio, la nuora e le due nipotine.
La prima pista seguita dai carabinieri è stata quella del suicidio, mai confermata a causa di quella porta finestra che da sul terrazzino chiusa dall’interno. Questo dettaglio non ha permesso ai militari di schedare il caso come suicidio, bensì di continuare le indagini per scoprire ulteriori dettagli.
In caserma, a pochi metri dall’abitazione, è stata chiamata la nuora della vittima. Gli inquirenti l’hanno interrogata per ore e anche il marito ha dovuto rispondere a diverse domande, anche se al momento del dramma lui non era in casa.
In serata ad Orzinuovi è arrivato anche il pm Ambrogio Cassiani. Il magistrato prima ha interrogato la nuora, con la quale la vittima aveva un rapporto molto difficile fatto di continue liti, e poi ha controllato la Smart della donna prima che venisse posta sotto sequestro. Insomma, il giallo è ancora tutto da risolvere.