Roncadelle, tra il Comune e la materna Cismondi altri quattro anni di collaborazione

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L’approvazione risale al Consiglio Comunale del 20 giugno scorso, ma di fatto ha cominciato a manifestare i propri effetti solo da alcuni giorni, con l’avvio del nuovo anno scolastico: stiamo parlando della nuova convenzione fra la Fondazione “Scuola dell’Infanzia Cismondi” e il Comune di Roncadelle che avrà una durata di 4 anni, uno in meno rispetto alla versione precedente.

Sono stati innanzitutto confermati i principi e le motivazioni che hanno portato le precedenti Amministrazioni comunali a stipulare un accordo con questa realtà presente sul territorio di Roncadelle da più di 100 anni. La scuola è stata fino agli anni ’70 l’unica scuola dell’infanzia (o scuola materna o meglio ancora asilo, come si diceva allora) attiva in paese; dopo alcuni anni di supporto economico non regolamentato, ma affidato di volta in volta alle disponibilità dell’Amministrazione Comunale e alle richieste della Fondazione, si è giunti alla stipula di una convenzione che prevedesse regole chiare e stabilisse diritti e doveri di entrambe le parti coinvolte. L’interesse generale dei cittadini e il garantire a tutti i residenti in età di scuola materna di frequentare una struttura all’interno del paese sono stati possibili solamente grazie alla presenza di tutte e due le scuole, quella Statale e la Cismondi, visto che la scuola statale “Suor Brigida Sironi” da sola non sarebbe stata (e non è tuttora) in grado di garantire un posto a tutti. Inoltre una delle motivazioni più forti che ha guidato le due parti nel rinnovo della Convenzione è quella di garantire e promuovere la libertà e la possibilità di scelta fra due proposte educative e metodologiche diverse, a parità di trattamento economico, (visto che le rette pagate dalle famiglie nelle due scuole sono identiche, in coerenza con quanto previsto nell’apposito regolamento comunale).

Rispetto alla precedente Convenzione, sono state inserite alcune modifiche, concordate tra il Consiglio di Amministrazione della Scuola Cismondi e l’Amministrazione Comunale: è stato introdotto il meccanismo delle graduatorie al momento delle iscrizioni, per evitare le lunghe file che negli ultimi anni erano state davvero faticose da sopportare da parte delle famiglie in occasione dell’apertura delle iscrizioni stesse; è stata concessa alla scuola la facoltà di introdurre una tariffa per i non residenti maggiore rispetto a quanto applicato nella scuola Statale; è stato rafforzato l’impegno ad effettuare da parte dell’Amministrazione Comunale controlli sulla veridicità delle attestazioni ISEE (controllando almeno il 10% delle documentazioni pervenute).

Inoltre, è stato introdotto un nuovo metodo di calcolo per la determinazione delle sezioni ammesse al contributo (l’importo per ogni sezione – massimo 3 – è pari ad € 80.000 annui, dedotti i contributi ricevuti dalla scuola da parte di Stato e Regione Lombardia, per altro sempre in calo negli ultimi anni) ed è stato esteso lo sconto del 50% sulle rette applicate agli alunni con un fratello frequentante l’Asilo Nido Comunale (prima in vigore solo per chi frequentava la materna statale).

Soddisfazione è stata espressa in Consiglio Comunale dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Stefania Lamberti: “Il lavoro svolto in questi mesi tra l’Amministrazione Comunale e il Consiglio di Amministrazione della Scuola Cismondi è stato proficuo: entrambe le parti hanno espresso e motivato le proprio difficoltà e le proprie richieste giungendo ad una sintesi condivisa, che garantisce alle famiglie del nostro paese la possibilità di mandare i propri figli ad una scuola sul territorio a pari condizioni economiche, seppur nella libertà di scelta tra due diversi modelli educativi e formativi”. Da parte sua Mons. Aldo Delaidelli, Presidente della Fondazione Cismondi, ha ribadito che è necessario ora più che mai un contatto continuo con l’Amministrazione Comunale nella consapevolezza che la scuola Cismondi si basa per la sua sopravvivenza sul contributo Comunale e che d’altro canto la scuola statale non potrebbe accogliere tutte le richieste dei residenti”.

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