Bresciano 43enne muore in Brasile, aveva preso il “Bulloni” per il volontariato in Bosnia

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Una vita breve, ma vissuta pienamente, a totale servizio dei poveri, degli affamati, di coloro che sono vittime innocenti della guerra o della violenza, a supporto di coloro che hanno sbagliato e stanno pagando per i propri errori in carcere. Per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto una settimana fa è morto in Brasile Diego Baronio, manerbiese 43enne.

Diego si trovava in Brasile presso la favela Cantagalo di Rio de Janeiro da quattro anni, durante i quali ha messo in piedi e gestito un bed & brekfast a sfondo sociale per aiutare i tanti ragazzini abbandonati. Non si limitava a questo però: in Brasile era diventato un punto di riferimento importante, un tramite prezioso tra la polizia, la popolazione e i delinquenti locali. Prima di attraversare l’oceano però Diego aveva fatto del bene anche qui da noi, prima nel suo paese con i ragazzi in oratorio, poi alla Caritas di Brescia come obiettore di coscienza, e infine in Carcere a Canton Mombello. Negli anni terribili delle guerre dell’ex Jugoslavia Diego è andato in Bosnia a fornire aiuto alla popolazione locale, missione per la quale il sindaco di Brescia di allora lo premiò col Bulloni.

Non ancora chiarite le dinamiche che hanno causato l’incidente all’auto sulla quale viaggiava Diego. Il padre dalle colonne di Bresciaoggi, che riporta la notizia nel numero in edicola, dice che non è ancora stato stabilito se l’auto guidata da un amico sia finita fuori strada o se addirittura Diego sia stato investito mentre era a piedi. Il dolore per la perdita del figlio ora è più forte della rabbia.

Giovedì le ceneri di Diego Baronio torneranno a Manerbio, sabato prossimo verrà celebrato il funerale.
(a.c.) 

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