A livello nazionale si parla di uscita dalla crisi entro la fine del 2014, ma stando all’andamento dell’industria bresciana, la nostra provincia è sempre più impoverita da questa crisi economica. A pagarne le spese più alte sono i dipendenti, che nelle liste di mobilità sono cresciuti del 357 per cento (il numero complessivo è di 2116). A ciò si aggiungono i 31 milioni di ore di cassa integrazione nel 2013 e sono stati sottoscritti 95 contratti di solidarietà che coinvolgono 8 mila lavoratori. In sintesi, l’occupazione nel bresciano è in calo dell’1,7 % rispetto al 2012.