Con un largo anticipo la Loggia rende chiari i propri propositi in merito alla gestione di Brescia Musei: a marzo non verrà prorogato l’incarico al direttore artistico Maurizio Bernardelli Curuz, lo studioso protagonista della celebre vicenda legata al fondo di disegni attribuito, tra mille polemiche, a Caravaggio. Nessuna sorpresa, a dir la verità, perché già in campagna elettorale la compagine di Del Bono aveva parlato di una radicale riforma dell’intero comparto della cultura in generale, con i musei in prima linea. Dopo il pasticcio con Artematica la volontà dell’assessore Laura Castelletti è quella di mettere mano al nuovo statuto della Fondazione Brescia Musei, e a quanto pare il vicesindaco sarebbe già all’opera assieme al direttore generale della Loggia, Alessandro Triboldi.
Con il direttore artistico, e tutto il consiglio di amministrazione di Brescia Musei, in scadenza a marzo è difficile prevedere quali possano essere i progetti per la primavera e il prossimo autunno.
(a.c.)
evviva! speriamo che il prossimo faccia meglio
beh era ovvio, con tutto quello che è successo sarebbe stato controproducente
capro espiatorio: tutti quelli legati alla cultura nella passata amministrazione hanno le loro colpe
il pasticcio con Artematica? io la chiamerei col suo nome: truffa
Volete mettere a confronto la profonda cultura della tecnica di laboratorio con quella di uno studioso del calibro di Bernardelli Curuz!
La politica non smette mai di essere uguale a se’ stessa.