(a.c.) L’unica speranza per dare un volto e un nome al ladro (ma potrebbero essere più d’uno) che ha derubato le suore dorotee di via Fabio Filzi in città è quella che le telecamere abbiano ripreso qualcosa.
I danni economici sono limitati, ma è forte il rammarico che è seguito alla brutta avventura vissuta dalle sorelle dell’ordine delle dorotee di via Filzi. Mercoledì sera, tra le 19 e le 20, mentre le religiose si trovavano nella cappella per la celebrazione eucaristica di Santo Stefano, uno o più ladri si sono introdotti in casa da una finestra. Una volta dentro il malvivente si è recato nelle camere delle suore, portando via tutto ciò che è riuscito a trovare, soprattutto il denaro personale delle suore. A scoprire il furto è stata una religiosa, alla fine della messa, che ha trovato la camera sottosopra.
I carabinieri intervenuti sul luogo del delitto non hanno trovato tracce significative: l’unica speranza è quella rappresentata dalle telecamere di videosorveglianza posizionate nelle vie adiacenti alla casa delle suore. Non è da escludere che il ladro possa essere una persona che si rivolge alle religiose per avere cibo o altri aiuti.