(a.c.) A distanza di sole poche ore dal colpo di scena delle dimissioni del sindaco di Manerbio (leggi la notizia: http://bsnews.it/notizia.php?id=20514), al termine della seduta di consiglio nella quale si è votato per l’approvazione del piano di recupero dell’ex consorzio agrario, per trasformarlo in casa di riposo, Cesare Giovanni Meletti prova a ricucire lo strappo interno alla maggioranza. Lo fa revocando le deleghe a tre assessori in quota Pdl-Fli, Daniela Valentini, Alberto Zucchi e Cristina Cavallini, che potrebbero essere rimpiazzati da Raffaele Martinelli (al posto di Alberto Zucchi) e Mariangela Castelpietra.
Le parole del sindaco dimissionario (le dimissioni però è possibile che vengano ritirate, ci sono ancora 18 giorni di tempo per farlo) sulle colonne di Bresciaoggi di stamane: «Non si tratta di una purga, in fondo io per primo ho rimesso nel cassetto la fascia tricolore. L’azzeramento degli incarichi è un passo obbligato per avviare un confronto sereno e costruttivo teso a capire al di là delle cariche amministrative, la volontà e le motivazione delle persone a proseguire l’esperienza di governo. I problemi sono nati in seno a Pdl e Fli che ora devono trovare una via d’uscita».
La replica di una delle amministratrici "epurate", Cristina Cavallini: «Non mi sono mai pronunciata sul progetto per il fatto che non è mai approdato in Giunta: con l’assessore Daniela Valentini avevamo semplicemente chiesto di posticipare ogni passaggio amministrativo sulla nuova Casa di riposo per poter approfondire ogni aspetto dell’operazione».
e ci risiamo come al solito i politici dicono una cosa e poi ne fanno un’altra…
e pensare anche di sostituire qualche elemnete delle giunta della lega? sarebbe buona cosa!!!
Fuori dalla Giunta Casaro e nomina a Mantovani allora si puo ripartire.