Si è svolto ieri mattina alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Lorenzo Ornaghi, il convegno per la presentazione della ricerca condotta da Autostrade Lombarde SpA, Brebemi e Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia dal titolo “Il potenziale turistico della pianura lombarda. L’opportunità di una nuova arteria autostradale”.
La ricerca, presentata agli oltre 130 Enti locali interessati, ha evidenziato le molteplici potenzialità del territorio nel quale si inserisce Brebemi, una grande opera infrastrutturale presentata come un asset patrimoniale territoriale che oltre a migliorare la mobilità, la qualità di vita degli abitanti , la competitività delle realtà economiche presenti nell’area, contribuirà alla valorizzazione delle numerose attività socioeconomiche ed al rilancio del turismo in tutta l’area. Lo studio ha censito e valutato tutte le attività culturali, i beni archeologici e ambientali, i siti religiosi, le attrazioni turistiche, le strutture ricettive ed il patrimonio enogastronomico dei molti comuni che raramente vengono valorizzati o gestiti in rete in modo da generare flussi turistici consistenti.
Gli approfonditi e documentati interventi di autorevoli Docenti come il Prof. Guido Lucarni, la Prof.ssa Gabriella Amiotti ed il Prof. Zifferero riguardo alle realtà esistenti nell’area interessata dalla nuova autostrada, che unirà i territori delle Province di Brescia , Bergamo , Cremona , Lodi e Milano , sono stati particolarmente apprezzati dai presenti ed hanno trovato conclusione nelle parole del Ministro Lorenzo Ornaghi e dell’Assessore Margherita Peroni i quali hanno sottolineato che Brebemi non nasce per essere una striscia di asfalto ma una vera e propria linea di servizi ramificati sul territorio che attraversa.
L’assoluta novità dello studio è che nasce appositamente per essere messo a disposizione in anteprima agli Enti Locali, una vera piattaforma e un punto di partenza utile per future pianificazioni, investimenti e progetti volti ad uno sviluppo sostenibile del contesto socio-economico locale.
Migliora la viabilità: speriamo. Migliora la qualità della vita degli abitanti: improbabile. Migliora la competitività delle aziende, valorizza le attività socioeconomiche, rilancia il turismo: in teoria. Ci vuole ben altro rispetto a una bretella di asfalto quando si parla di pianificazione con risorse pubbliche all’osso e con un sistema economico privato che oggi vive alla giornata. Diciamo che anche i sogni servono a tirare su il morale.