Cisl di Brescia in visita al Quirinale, Treccani: “La scuola deve tornare un capitolo prioritario di spesa”

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Questa mattina al Quirinale un incontro sull’attesa di futuro per i giovani. C’era anche Luisa Treccani, della Cisl Scuola Brescia, che ha preso la parola a nome degli insegnanti. Si è svolto questa mattina al Palazzo del Quirinale, con la partecipazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’incontro "Le domande dei giovani", in occasione della presentazione dell’attività dell’Osservatorio Lavoro dell’Arel (Agenzia di ricerche e legislazione) e delle proposte "per una nuova politica" contenute nel libro "Giovani senza futuro?" curato da Carlo Dell’Aringa e da Tiziano Treu. L’incontro, condotto da Enrico Letta, Segretario generale dell’Arel, è stato caratterizzato dalle domande di una rappresentanza del mondo giovanile sulla loro condizione, sulle aspettative di lavoro, sulle scelte di vita. Una delle domande è stata posta da Luisa Treccani, componente della Segreteria della Cisl Scuola di Brescia, giovane insegnante dell’Istituto superiore “Primo Levi” di Sarezzo. Nel suo intervento la sindacalista ha evidenziato la mancanza di collegamento tra scuola e mondo del lavoro sottolineando come istruzione e formazione sono spesso considerati al pari di qualsiasi altra voce da tagliare per far rientrare i conti, mentre la scuola dovrebbe essere un capitolo prioritario degli investimenti pubblici. Ha poi ribadito gli obiettivi che dovrebbero entrare in una strategia di rilancio delle politiche attive per i giovani e per il loro futuro: “In modo particolare – ha detto Luisa Treccani – l’attuazione piena dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e formative, che è la condizione essenziale perché la scuola possa attivare una relazione con il territorio promuovendo l’incontro tra la offerta formativa e domanda di lavoro. E poi la sburocratizzazione dei percorsi formativi che spesso sono il vero ostacolo all’alternanza scuola/lavoro ed alla imprenditorialità. Ma anche una promozione reale del merito, sia per gli studenti che per le istituzioni scolastiche e formative”. “Il Presidente della Repubblica non ha poteri esecutivi, non ha la responsabilità di compiere scelte di governo – ha detto Napolitano nel suo intervento – però l’ascolto, la riflessione, l’attenzione fanno parte delle responsabilità del Presidente della Repubblica in quanto rappresentante dell’unità nazionale, quindi impegnato a raccogliere istanze comuni corrispondenti all’interesse generale del Paese e alle diverse sensibilità sociali presenti nella nostra comunità. Perciò mi è sembrato utile un momento di riflessione, anche in questa sede”.

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