Le richieste degli ambientalisti al sindaco Paroli, promesse un anno fa

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POLITICA A BRESCIA - Adriano Paroli (ex sindaco di Brescia) - diritti Andrea Tortelli
POLITICA A BRESCIA - Adriano Paroli (ex sindaco di Brescia) - diritti Andrea Tortelli

Nell’ambito della stesura degli atti relativi al Piano di Governo del Territorio (PGT), così come definito dalla

Legge Regionale 11.3.2005 n.12, in data 7.6.2006 n. 575/23058 P.G, il Comune di Brescia aveva

formalmente ottemperato al procedimento previsto dalla normativa regionale di riferimento, riguardo alla

possibilità per i cittadini, enti, associazioni, ecc., di poter presentare istanze al PGT medesimo.

Dopodiché, alla riapertura dei termini di presentazione delle istanze, così come previsto dai sensi di

Legge, il nostro Comitato ha presentato il giorno 22/04/2011 prot. N° 32003/2011 PG. un’istanza

relativa al presente progetto con relativo elaborato grafico.

A seguito dell’assemblea pubblica odierna, nella quale sono state confermate molte “sovrapposizioni” di

intenti sul progetto da noi presentato, invitiamo il Sindaco di Brescia, on. Adriano Paroli, ad impegnarsi

formalmente:

– a fare in modo che l’istanza, che prevede la totalità del Parco delle Cave,

valutata in circa 4.500.000 mq. così come evidenziato nel nostro progetto, sia

inserita nelle LINEE GUIDA del nuovo Piano Governo Territorio in fase di

completamento da parte del Comune, alla luce anche della sua condivisione sui

4/5 circa (quattro/quinti) del progetto proposto;

– ad avviare un percorso di progettazione partecipata per la realizzazione del

parco delle cave, ivi inclusi gli eventuali impianti sportivi che si vorranno

prevedere nell’ATE 23 (gruppo Faustini), percorso che coinvolga anche il

Co.Di.S.A. e che tenda al rispetto dei principi di impatto zero ed

ecosostenibilità, tale fase progettuale dovrà considerare l’area nella sua

interezza;

– a tenere nella più alta considerazione e garantite in tutte le forme la salute e la

vivibilità dei quartieri di San Polo, San Polino e Buffalora, qualora

l’Amministrazione Comunale intenda rivolgersi a quest’area per qualsivoglia tipo

di intervento, essendo il Sindaco primo garante della salute pubblica dei

cittadini;

– a cercare soluzioni alternative da proporre all’imprenditore al fine di non

realizzare la discarica di Amianto prevista in via Brocchi

 

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