Spumador, due offerte per rilevare l’azienda. Tra queste anche un bresciano

Non è ancora tutto perduto per i 36 dipendenti della Spumador di Gussago che un paio di settimane fa hanno dovuto assistere all’annuncia della prossima chiusura dell’azienda. Una possibilità che si è concretizzata in due offerte imprenditoriali per dare continuità all’attività produttiva. L’azienda, che produce bevande gassate, di proprietà della multinazionale olandese Soft Drink International attraverso la Refresco Italy, ha deciso di chiudere i battenti, in un’ottica di riorganizzazione del gruppo Italia. Una decisione che lascerebbe senza lavoro i 36 dipendenti di Gussago, che, proprio per non perdere il lavoro si sono riuniti e hanno chiesto aiuto agli avvocati bresciani Matteo Barone e Raffaele Merighini chiedendo loro di tutelare la propria posizione. Pur senza trovare grossa collaborazione da parte dei sindacati, i due avvocati hanno già ricevuto due proposte, di diversa natura, per rilevare l’azienda e salvare i 36 posti di lavoro. Poche le indiscrezioni trapelate in merito ai probabili acquirenti, ma sembra che il primo sia un imprenditore bresciano, che sarebbe disponibile a rilevare il ramo d’azienda Spumador e proseguire il lavoro fatto senza interrompere il rapporto di lavoro con i dipendenti. La seconda proposta, invece, non sarebbe bresciana, e ipotizzerebbe l’acquisto dello stabilimento e dei macchinari, mettendo prima in mobilità i 36 dipendenti per poi riassumerli gradualmente dalla società subentrante. Ieri gli avvocati hanno reso noto alla Refresco le due proposte, chiedendo un incontro immediato. Ma oggi è anche il giorno in cui azienda e sindacato si confrontano per discutere della richiesta di cassa integrazione straordinaria