L’ora del gong si avvicina. E suonerà ufficialmente con la consueta inaugurazione su via Roma, sabato 14 gennaio 2012 alle ore 10.30, col taglio del nastro per mano dell’assessore regionale all’Agricoltura Giulio De Capitani (della Lombardia), alla presenza delle autorità civili, militari e religiose.
Dal 13 al 15 gennaio 2012 la manifestazione ispirata alla tradizione agricola e alla ricorrenza di Sant’Antonio abate torna per le vie, nelle piazze, nelle scuole, nella tensostruttura e dentro il palazzetto sportivo nel centro di Lonato del Garda.
La 54ª edizione della Fiera regionale di Lonato del Garda è pronta a partire, nonostante le ristrettezze del periodo e i tagli generali. E l’agricoltura si conferma al centro dell’evento, che si chiuderà con una conferenza di Coldiretti sulla riforma della Politica agricola comune, il 17 gennaio alle 21.
La sobrietà è la parola d’ordine, anche a Lonato, ma unire tradizione e novità rimane un imperativo mai dimenticato dal comitato fiera che anche questa’anno ha concepito un calendario colmo di proposte culturali, gastronomiche, ricreative, commerciale e d’intrattenimento per tutti.
Dopo il Natale morigerato, in molti settori e per tante famiglie, un nuovo anno di rinunce e sacrifici è da poco iniziato. Ma nonostante lo scenario socio-economico difficile e i disagi che gli enti locali si trovano ad affrontare, la Fiera di Lonato del Garda non si ferma. Guarda avanti.
Si punta sull’enogastronomia locale e i prodotti Deco, iscritti al registro comunale e tutelati da Denominazione comunale d’origine, in particolare l’osso dello stomaco e i raperonzoli.
Da venerdì pomeriggio e poi nel week-end, da mattina a sera, avranno inizio i vari eventi, il percorso espositivo, con la partecipazione di frazioni lonatesi, commercianti, aziende agricole e associazioni, la vendita di prodotti di artigianato e commercio, e le degustazioni gratuite, alcuni momenti legati alla cultura e alla tradizione, l’animazione per più piccoli e le mostre. Un tuffo nel passato sarà offerto dalle rievocazioni storiche, dal Palio delle frazioni e dai genuini prodotti locali.