Tangenti, gli assessori negano tutto: “Ma quale corruzione, erano semplici parcelle”

    0

    “Ma quale tangente, era solo una parcella”. Hanno respinto tutte le accuse i due assessori leghisti finiti in cella per corruzione lo scorso giovedì (leggi qui) insieme ad altre due persone. Ieri si sono tenuti gli interrogatori di garanzia dei quattro indagati. Il geometra Andrea Piva si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha rilasciato dichiarazioni spontanee mentre gli altri hanno risposto alle domande del gip. Tutti si sono detti estranei alle accuse.

    l giudice ha sentito per primo Antonio Tassone, l’imprenditore di Lumezzane accusato di aver versato 22mila euro per accelerare le pratiche necessarie alla concessione su un terreno con vincolo ambientale in cui voleva realizzare un centro commerciale. L’imprenditore, difeso dall’avvocato Gianluigi Bezzi, ha negato ogni addebito: “Ho pagato i professionisti per i lavori commissionati”. Marco Rigosa, responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Castel Mella, nonché assessore ai Lavori Pubblici nel comune di Rodengo, e Andrea Piva, geometra 36enne di Rodengo, libero professionista hanno fornito precisazioni negando ogni forma di corruzione. Infine è stato sentito l’assessore all’urbanistica di Castel Mella Mauro Galeazzi, in particolare, ha detto che quando nelle intercettazioni si parla di denaro riferendosi a un politico è per gli oneri d’urbanizzazione dell’area interessata dall’inchiesta. Galeazzi deve anche rispondere di peculato perché avrebbe utilizzato il cellulare della Provincia di Brescia per cui lavora, per usi privati. In merito ha detto che ogni mese aveva detrazioni dallo stipendio proprio per gli usi privati del telefonino. Il gip si è riservato la decisione sulla richiesta di revoca degli arresti in carcere o che vengano disposti i domiciliari.

     

     

    LEGGI TUTTE LE REAZIONI

    L’assessore provinciale Prandelli difende Galeazzi

    Tangenti, l’opposizione attacca: “E’ da tempo che denunciamo la deriva immobiliaristica”

    Cinquepalmi all’attacco: Castel Mella è centrale nelle strategie della Lega

    Sospesi i due assessori. Il segretario Borghesi: “Fiducia nella magistratura”

    Il leghista Boni: “Nel Carroccio questi reati non sono ipotizzabili. Chi sbaglia paga”

    Bisinella (Pd) all’attacco: siamo garantisti, ma la Lega è spesso legata a episodi poco trasparenti

    De Toni (Idv): caso particolarmente grave, i Comuni si costituiscano parte civile contro gli assessori

    Grazioli (Italia dei diritti): i partiti devono prendere le distanze da simili atti

    La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

    1 COMMENT

    1. Mi unisco allo speranzoso, ma mi stupirebbe davvero che i carabinieri e i magistrati abbiano fatto un errore del genere…..

    2. Ringrazio il sito per la serietà delle informazioni su Castel, avete dato conto di tutte le voci con adeguato spazio e siete tra i pochi…

    3. Bisogna sempre attendere prima di emettere prematuramente sentenze di colpevolezza o di assoluzione……resta il fatto che sia invalso (e fa specie che ciò accada in un partito comela Lega.)l’uso di accaparrarsi più posti possibili e di "ricoprire "i propri uomini(e donne!!!) con una messe di incarichi….

    4. SPERIAMO CHE I GIUDICI SI SBRIGHINO… A CASTELMELLA SI VOTA, SE SONO COLPEVOLI E’ GIUSTO CHE PAGHINO, MA SAREBBE BRUTTO SE LI ASSOLVESSERO SOLO DOPO CHE HANNO PERSO LE ELEZIONI.

    Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

    Per favore lascia il tuo commento
    Per favore inserisci qui il tuo nome