Carte di credito, Labolani attacca i vertici del Pd: “Vie legali a tutela della mia immagine e dei cittadini”

    0

    Il fascicolo carte di credito sarà anche archiviato, ma la vicenda continua a suscitare polemiche e reazioni. Dopo quella del sindaco Adriano Paroli (leggi qui) e la risposta del Pd (leggi qui), oggi è l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Labolani ad intervenire con una dura nota nella attacca i segretari De Martin e Bisinella, definiti “cabarettisti”, e minaccia di adire alle vie legali “a tutela della mia immagine e dei cittadini”. 

     

    ECCO IL TESTO COMPLETO DELLA NOTA

    Non  ero intenzionato a commentare la conclusione della vicenda in merito alle carte di credito, non essendoci mai- e ripeto mai- stato un problema ed avendo  totale fiducia nella giustizia.

    Per tale motivo  ho preferito astenermi  dichiarazioni inutili e superflue, certo che i fatti  avrebbero “parlato” in modo  inequivocabile. Il continuo vociare fastidioso di De Martin e Bisinella merita una riflessione, in quanto la politica è una trave determinante nel sostegno di quel palazzo che è la società in cui viviamo. Gli schieramenti di appartenenza possono essere diversi ed anche le posizioni, l’operato di  Politici ed Amministratori è sottoposto all’insindacabile giudizio dei cittadini che con il proprio voto sanciscono in modo inequivocabile l’operato di un’amministrazione.  Taluni soggetti, paiono più idonei ad un gossip da portineria che ad occuparsi di vera politica, certo personaggini di questa tipologia sono di norma identificabili da due caratteristiche hanno come peculiarità il cattivo gusto e l’evidente complesso di inferiorità del “signor NO”.

    Questi “cabarettisti” sono il peggior esempio di visione politica che un giovane possa avere, in quanto identificano una classe dirigente priva di formazione seria con tutte le conseguenze che ciò comporta. Il continuo chiocciare ed il loro cattivo gusto li rendono simili alla caricatura di un politico e ci fanno rimpiangere uomini come Corsini e Bragaglio, dai quali dovrebbero – unitamente alla professoressa Bisleri – apprendere la differenza tra pettegolezzi da portinai e argomentazioni politiche. Il GIP ha emanato una sentenza chiarissima fornendo spiegazioni chiarissime in merito a memorie e giustificativi presentati dal sottoscritto e messe agli atti.

    Ritengo che la Procura della Repubblica ed il GIP siano gli unici i diritto di esprimersi nel merito in modo lecito e che ciò sia l’unica ed inconfutabile verità di cui la cittadinanza debba tenere conto. Il volgare, subdolo e continuo tentativo di circuizione  mediatica nei confronti dei bresciani è talmente abbietto da essere un insulto all’ dei cittadini tutti. A questo punto vista la mia fede nella giustizia e negli organismi che la rappresentano ad essi adirò in forma idonea e pertinente,  a tutela della mia immagine e dei cittadini.

    La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

    1 COMMENT

    1. così, tanto per sapere…..che ne è dei 2.821,50 euro di rappresentanza spese da Labolani con la carta di credito del comune (2.718,2 di ristoranti), successivamente rimborsati interamente dal sindaco Paroli in seguito alla contestazione della Corte dei Conti? alla fine chi paga quei ristoranti? Labolani, Paroli o noi bresciani?

    2. Leggo sul Giornale di Brescia odierno le parole del giudice delle indagini preliminari con le quali decide l’archiviazione. Mi paiono parole che se chiaramente ravvisano la mancanza del dolo altrettanto chiaramente fanno emergere che quei soldi sono stati utilizzati, come scrive il quotidiano, al di fuori delle ipotesi normative. In questo senso le parole del giudice sono estremamente indicative. Quando parla dei pranzi e delle cene con i colleghi di Giunta o altri dipendenti comunali dice: "non possono fondatamente essere qualificate come oneri di rappresentanza non svolgendosi alcuna promozione della città di Brescia. Impossibile riconoscere inoltre funzioni di rappresentanza ad incontri con privati, pur se esponenti di categorie produttive: è evidente, infatti, che sono essi ad avere interesse a promuoversi". Il giudice prosegue scrivendo "Non si è verificata un’appropriazione indebita, bensì un caso di uso per finalità diverse", x poi concludere con queste parole: "Ricorrono tutti i presupposti obiettivi dell’abuso d’ufficio: la violazione della legge e l’ingiusto profitto conseguito". Se il giornale ha riportato correttamente i termini del decreto di archiviazione non si capisce proprio perchè Labolani se la prenda con il Pd che ha semplicemente sollevato la questione ed ha voluto vederci chiaro.

    3. mi auguro che vengano intraprese azioni legali contro questi chiacchieroni profani della politica che fanno solo male al nostro partito.

    4. Alcune note esplicative di diritto penale per "bibì e bibò".
      In una classica ripartizione (v. Antolisei), la commissione del reato prevede un elemento soggettivo e uno oggettivo.
      Dire che Caio ha commesso un reato, significa dire che ci sono entrambi gli elementi. Se manca l’elemento soggettivo, Caio NON ha commesso il reato: quindi chi lo dice dà del criminale a un innocente, con tutte le potenziali conseguenze risarcitorie.

    5. Grazie per la lezione di diritto. Ma hai scambiato fiaschi per lucciole. LEGGITI le affermazioni del PD prima di fare consulenze gratuite e sbagliate.

    6. insisto: non ho capito alla fine se le spese di ristorante che Labolani (come gli altri assessori) ha pagato con la carta di credito del comune (quasi 3mila euro di pranzi e cene), alla fine le paga lui, noi o il sindaco. se le paga il sindaco significa che Labolani non avrebbe potuto utilizzare la carta di credito e allora perchè lo ha fatto? era distratto? perchè Labolani non ci chiarisce questo punto? se non lo fa tutti i dubbi sono leciti al di là dell’aspetto penale e civile che spetta ai giudici.

    7. Giusto il comunicato, il fatto che un assessore della giunta Paroli agisca in forma idonea e pertinete è già di per sè una notizia

    8. Se il Sig. labolani mettesse lo stesso zelo per cui difende l’indifendibile nella realizzazione delle opere pubbliche che strombazza ad ogni piè sospinto, a quest’ora Brescia sarebbe come la Défense di Parigi. Come cabarettista, poi, Labolani non è secondo a nessuno. Sono ormai tre anni che fa ridere tutta Brescia con la storia del cubo bianco che dialoga con il contesto. E’ il primo essere al mondo che parla prima di essere nato, e che pe questo non nascerà mai. Ridicolo!

    9. Caro Labolani, le denunce sono sempre sbagliate. Faccia le sue conferenze stampa e spulci i conti degli altri. Ma quando la politica finisce in tribunale sbaglia.

    10. CONCORDO CON LEI UNO QUALSIASI, IL PROBLEMA E’ CHE, ORMAI E’ DIVENTATA UNA MODA RIVOLGERSI ALLA MAGISTATURA (DI PIETRO DOCET). QUALCHE VOLTA PERO’ TI DEVI DIFENDERE SE SEI CONVINTO DELLE TUE TAGIONI

    Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

    Per favore lascia il tuo commento
    Per favore inserisci qui il tuo nome