Domani a Brescia grande appuntamento con Luciano Bertoli

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    Martedì 5 aprile alle ore 20.45 debutta nella Chiesa di Sant’Alessando una nuova produzione di Crucifixus Festival di Primavera, Un tesoro comune uno spettacolo tratto dai sermoni sulla fondazione dei Monti di Pietà di Bernardino da Feltre e Bernardino da Siena. Luciano Bertoli, restituendo la parola a quei predicatori che introdussero il bene comune come idea di ricchezza che oggi è alla base dei più originali studi di economia, accompagna il pubblico in un viaggio alla scoperta di una riforma economica e sociale che è alla base del nostro attuale sistema
    Il monologo è tratto dai sermoni sulla fondazione dei monti di pietà di Bernardino da Feltre e Bernardino da Siena e narra dell’intensa campagna di predicazione portata avanti nel Quattrocento dai frati Minori dell’Osservanza, con la finalità di promuovere l’erezione dei Monti di Pietà, vale a dire per rendere possibile la creazione dei primi istituzioni di credito su pegno.
    Il più strenuo propagatore dell’iniziativa fu senza dubbio un Bernardino da Feltre, tanto che proprio la predicazione a favore del Monte di Pietà divenne il suo elemento iconografico distintivo, vale a dire l’elemento che ne doveva consentire un’immediata identificazione.
     
    L’esortazione alla creazione di nuovi istituti di credito su pegno veniva fondata su uno dei temi maggiormente sentiti nella pietà dell’epoca, ossia l’avere cura del corpo sociale pensando ad una equa circolazione della ricchezza intesa come bene comune.
    Tanto Bernardino da Feltre quanto Bernardino da Siena suggerivano che la partecipazione al Monte di Pietà contribuiva a fondare una societas basata sulla cura reciproca e sul rispetto del proprio ruolo comunitario.
    Il Monte, allora, è un “tesoro” pubblico messo a disposizione dei più poveri e bisognosi e riassume un’etica economica al cui centro non è il profitto, né il guadagno dei singoli o di pochi, ma è appunto il bene comune, il favore reciproco, la condivisione della ricchezza da parte di tutti.
    Per divulgare questa concezione i francescani si servirono di una metafora molto efficace, quella del corpo, inteso come corpo sociale: come un corpo è florido se tutti gli organi stanno bene, così la società è sana se tutte i suoi componenti sono sani. Fare la propria parte, dunque, significava partecipare di questo corpo. Costruire comunità era mettere doni in comune e averne cura, ossia pre-occuparsi. Sostituire la ricchezza con il bene comune significava coinvolgere l’intera società nella circolazione di una linfa che nutre tutti sulla base delle proprie necessità. Senza esclusioni.

    Brescia – Chiesa di Sant’Alessandro Piazzetta Sant’Alessandro

    Luciano Bertoli in UN TESORO COMUNE
    produzione Crucifixus 2011
    Monologo teatrale tratto dai sermoni sulla fondazione dei monti di pietà di Bernardino da Feltre e Bernardino da Siena (XV sec.)

    Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
    Info 030.3758038

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