Maroni in città, la Cgil: si ricordi di lavoro e diritti

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Domani, alle 11.30, il ministro dell’Interno Roberto Maroni sarà a Brescia, in Prefettura, per sottoscrivere con il sindaco Adriano Paroli il rinnovo del Patto per Brescia sicura.

“Ci permettiamo di suggerire un tema di confronto per l’incontro di domani” scrive in una nota la Cgil. “In provincia di Brescia ci sono circa 180mila immigrati, il 15% dei quali irregolarmente residenti. Partendo dal presupposto che non tutti, al di là delle vulgate e strumentalizzazioni che spesso si sentono (anche da autorevoli esponenti del governo nazionale e locale) ovvero che «tutti i clandestini delinquono», la realtà bresciana dice che è il mercato del lavoro attuale che produce irregolarità e richiama lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno. Un tema, quello del lavoro nero, che non riguarda solo gli immigrati ma anche una discreta quota di popolazione italiana, soprattutto giovanile. Ed è indubbio” prosegue la nota “che in questo modo si crea anche un mercato del lavoro discriminatorio e di concorrenza al ribasso e un’economia dove i furbi scacciano chi invece vuole fare crescere le proprie aziende nel rispetto delle regole condivise. La lotta al lavoro nero e all’evasione contributiva è quindi una battaglia di legalità per ridare dignità al lavoro. Tenuto conto che l’economia sommersa pesa per il 17% sul Pil nazionale, sarebbe questo anche un buon modo per recuperare fondamentali risorse per uscire dalla crisi economica che continua, come dimostrano anche i sempre più preoccupanti dati sulla cassa integrazione in provincia di Brescia. Il nostro augurio è che il tema della sicurezza e della legalità” aggiunge il comunicato della Cgil “non venga declinato solo a pezzi, ma nella sua interezza e complessità. Solo in questo modo si possono affrontare i problemi e non tirarli per le proprie convenienze politiche. E, a proposito di «Brescia sicura»” conclude la nota ”ci permettiamo anche di osservare che «sicurezza» è anche quella di tornare a casa dopo una giornata di lavoro, cosa che purtroppo questa settimana ben due persone non possono più affermare nella nostra provincia”.  

 

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1 COMMENT

  1. Tornare a casa dopo una giornata di lavoro… Senza dover chiedere reiteratamente permesso agli stranieri (da tutto il giorno) ubriachi e fankazzisti davanti a casa mia? Una casa per cui non devo pagare i debiti fatti dagli altri condomini extracomunitari con auto nuova ma nessun rispetto per gli altri? Rientrare la sera senza paura per me e l\’angoscia per la mia fidanzata spintonata e vittima di pesanti commenti? Cenare in orario per non dover scendere in strada a ripulire bottiglie di birra, deiezioni e sputi? Senza essere obbligati a vedere poveri clandestini in Armani e Rolex che vendono coca ai ragazzini? SI! MI PIACEREBBE…

  2. Sergio, dove abita?!?!
    Certo non in una circoscrizione guidata dal centrodestra, né in una città amministrata dal centrodestra, né in una provincia capeggiata da un leghista, né in una regione… né in una nazione…
    Ma dove sono quelli che le hanno promesso sicurezza, decoro, legalità, lotta alla droga, alla clandestinità, tolleranza zero, … dove sono?!

  3. a mio avviso è diventata una delle peggiori citta d\’italia ! ogni tanto rinnovo i complimenti a chi ci ha illuso che le cose sarebbero cambiate ! bhe in effetti in peggio !

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