Don Toffari: pronti ad aiutarli

    0

    Riportiamo di seguito il comunicato stampa di Mario Toffari, direttore dell’Ufficio per la pastorale dei migranti della diocesi di Brescia, sulle proteste degli immigrati.

    “Nella serata di ieri, in seguito ad una riunione presso la Prefettura in cui il tavolo per l’ordine pubblico è stato allargato ai rappresentanti della Cgil, della Cisl e del Centro migranti, dopo una lunga disanima dei fatti, il Centro migranti, a nome del vescovo Luciano Monari, si è proposto, per motivi umanitari, di gestire, con la collaborazione di Cisl e Cgil, un presidio temporaneo in un luogo pubblico e visibile. I sindacati hanno dato il loro assenso e il Comune di Brescia, solo per l’autorevolezza del richiedente (il Centro migranti), ha concesso questo luogo pubblico e visibile. Nel frattempo il Prefetto si è impegnato ad aprire un tavolo per esaminare tutte le rivendicazioni degli immigrati.

    Il rappresentante della questura ha comunicato prima ai rappresentanti dell’Associazione "Diritti per tutti" che, in un certo senso, ha immediatamente preso le distanze motivando che quanti sono sulla gru lo sono per decisione autonoma. Successivamente ha comunicato agli interessati la proposta, che è stata respinta tra gli applausi del gruppo che si trovava in piazza.

    All’una di notte decido di salire sulla gru. C’è un dialogo con questi immigrati che ringraziano la Chiesa, ma che non intendono muoversi dalle loro posizioni: «Noi non chiediamo un miracolo, ma scenderemo solo se ci sarà il permesso di soggiorno per tutti quelli sotto e per noi qui in cima». Inutile tentare di far capire loro che il permesso di soggiorno è un atto di concessione individuale. Gli immigrati sostengono che come la legge è già stata cambiata, così si può cambiare adesso in loro favore. Ho fatto presente ai manifestanti tutte le conseguenze che potrebbero derivare dalla loro impostazione e mi sono dichiarato nuovamente a loro a disposizione qualora si ritenga utile un intervento della Chiesa. Infine lascio anche il mio numero di telefono a uno degli immigrati sulla gru.

    A questo punto come Chiesa bresciana restiamo a disposizione, per motivi umanitari, nel cercare una soluzione che veda al contempo salvi i diritti di chi protesta e le norme di legge che garantiscano a tutti la convivenza civile, ma senza lasciarci tirare la giacca da nessuno”.

    La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

    Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

    Per favore lascia il tuo commento
    Per favore inserisci qui il tuo nome