Hanno trascorso un mese in carcere a Bologna, e per due anni hanno dovuto difendersi dalle accuse di stupro, convivendo quotidinamente con l\’idea che sarebbero potuti tornare in cella per cinque o sei anni. Invece sono stati assolti: il Gup Piera Tassoni ha sposato in pieno la tesi della difesa che credeva fortemente che la ragazza fosse consenziente.
I fatti. Durante il ponte per il 25 aprile del 2008 alcuni amici residenti in un comune dell\’Ovest bresciano si sono recati per una mini-vacanza ai Lidi Ferraresi, dove una delle loro famiglie aveva una casa. Quattro ragazzi e una ragazza: tre dei maschi durante una notte avrebbero avuti rapporti sessuali con l\’unica ragazza del gruppo, rapporti ripetuti il giorno successivo da due dei tre. Tornati a casa, e trascorsi molti mesi, la ragazza denunciò il fatto come violenza sessuale. I tre finirono in cella a Bologna per un mese, dopodichè furono scarcerati e partì il processo. Loro si sono sempre difesi dalle accuse dicendo che la ragazza era consenziente, il giudice gli ha dato ragione.
Il processo è avvenuto con rito abbreviato; fra 90 giorni leggeremo le motivazioni della corte.
a.c.