Continua la guerra politica e legale per la gestione della Fondazione Serlini di Ospitaletto e lo scontro si fa sempre più duro. Nei giorni scorsi, infatti, dallo studio legale Gorlani è partita – a nome degli attuali vertici ente – una diffida al sindaco Laura Trecani (centrodestra) relativa alla nuova nomina di tre membri in seno al Consiglio di amministrazione della società. Non solo: la Fondazione ha depositato una richiesta formale di risarcimento danni da 689mila euro di danni al Comune per la questione del progetto di ampliamento della Rsa bloccato in corsa dal juovo consiglio comunale dopo il via libera del 2022.
Insomma: il caso mette potenzialmente in pericolo gli equilibri economici dell’ente e apre teoricamente le porte all’ipotesi di danni erariali nel caso il Comune dovesse perdere le cause. Inoltre non è chiaro, ad oggi, chi e a quale titolo guiderà l’ente nei prossimi mesi. Il tutto con la certezza di una nuova battaglia legale che avrà comunque costi significativi per la parte soccombente.
Con decreto del 15 aprile, lo ricordiamo, il primo cittadino aveva indicato i suoi tre nuovi delegati nell’ente (Antonio Tirinato, Simonetta Stefanini e Giambattista Rocco), facendo decorrere la loro nomina dal 29 aprile e stabilendo che “i nominati sono tenuti ad osservare nell’espletamento delle loro funzioni gli indirizzi programmatici del Consiglio Comunale di Ospitaletto”.
L’avvocato Mario Gorlani contesta però la decorrenza della nomina, sottolineando che “gli attuali amministratori di nomina comunale (quelli revocati dal sindaco e poi reinsediati dal tribunale, NDR) rimangono in carica, da statuto e da loro atto di nomina, fino all’approvazione del quinto bilancio (che…) avverrà ragionevolmente entro il 30 giugno, non essendo stato possibile, per causa imputabile esclusivamente a codesta Amministrazione, predisporlo prima”. Dunque “fino all’approvazione del bilancio, la sua nomina è priva di qualunque efficacia e non verrà perciò recepita in alcun modo dalla Fondazione”.
L’avvocato, inoltre, definisce inapplicabile il vincolo di mandato per i nominati perché “contraddice platealmente quanto statuito nell’ordinanza n. 737/2024 del 18/03/2024 del Tribunale di Brescia laddove afferma, a pag. 10, che ‘la nomina dei tre membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione ad opera del Comune, quindi, configurandosi come una mera designazione intesa come espressione della rappresentanza della cittadinanza, quasi che la scelta dei candidati fosse fatta direttamente da quest’ultima per il tramite del loro organo elettivo, non può implicare alcun mandato a rappresentare l’amministrazione comunale di volta in volta in carica e ad attuarne gli indirizzi programmatici, con la conseguenza che il Sindaco non può esercitare alcun controllo sull’operato dei consiglieri da esso nominati, e non può, quindi, revocarli ove costoro non seguano le linee programmatiche di volta in volta approvate dalla nuova compagine consiliare eletta’.
“Alla luce di tali considerazioni – conclude l’avvocato Mario Gorlani – la diffido a ritirare il decreto n. 12, riservandomi in caso contrario, a nome della Fondazione, ogni iniziativa legale al riguardo e avvertendo comunque che, in ogni caso, in quanto contrastante con lo statuto e con un provvedimento giudiziario esecutivo, esso non verrà in alcun modo recepito dalla mia assistita”.
IL COMUNICATO DELLA LISTA INSIEME PER OSPITALETTO (LUCA GIUSEPPE RADICI)
Dopo aver provocato l’auto sospensione anche del Parroco dal Cda della Fondazione Serlini, il Sindaco insiste con atti illegittimi, come la reiterazione del decreto di nomina dei nuovi membri già nominati con il decreto bocciato dal Tribunale, mentre il Comune riceve un altro atto di citazione in Tribunale dalla Fondazione Serlini per i danni di euro 690 mila per il ristoro dei costi di euro 320 mila sostenuti dalla Fondazione Serlini per la predisposizione del progetto di ampliamento della RSA, revocato dall’Amministrazione Trecani nel Consiglio Comunale del 30 ottobre scorso, nonostante la gara tecnica fosse già stata conclusa ed in corso la verifica dell’offerta economica, a cui si aggiungono euro di 370 mila per la variante al progetto con la nuova edificazione del locale adibito al culto religioso e per l’abitazione delle suore. A ciò si aggiunge la diffida del legale della Fondazione Serlini a ritirare il secondo decreto del Sindaco di designazione di nuovi membri in quanto illegittimo e perciò nullo, essendo in violazione di sentenza esecutiva della Magistratura, che può esporre il Sindaco ad ulteriori conseguenze giuridiche anche di carattere penale. Il conflitto generato in questi mesi dalla Sindaca ha creato un vero e proprio stallo, che non ha permesso lo scorso novembre la naturale sottoscrizione del contratto di 6 milioni di euro per la cessione del credito fiscale derivante dall’intervento di riqualificazione energetica con l’applicazione del Superbonus, in attesa della conversione in legge del decreto n. 39/2024 del Governo Meloni, che mette a rischio l’operazione in corso di ristrutturazione dopo aver revocato quella di ampliamento, tanto che ad oggi non si è potuto ancora firmare il contratto relativo all’utilizzo del superbonus. Esprimiamo infine solidarietà al Presidente Gianbattista Garza, a tutti i membri del CDA per la difficile situazione che si è creata, perché l’attività possa continuare ancora più vigorosa, rispetto alle minacce del Comune, contraddistinta con lo stesso spirito di servizio, generoso e gratuito, che ha caratterizzato l’azione autorevole e riformista dell’intero mandato quinquennale (compresi i due anni di covid), a tutela dell’autonomia della Fondazione Serlini, degli interessi di tutti gli ospiti e di tutti i lavoratori. Concludiamo con una domanda: ma nella maggioranza, ove tutti tacciono, non c’è nessuna voce libera che chieda conto alla Sindaca dei danni che sta provocando alla Fondazione Serlini ed al Comune?”
