Il tema del contrasto alla diffusione delle droghe è uno dei quelli su cui il sindaco di Rovato Tiziano Belotti ha deciso di puntare l’attenzione politica negli ultimi mesi.
Dopo aver proposto pubblicamente di sottoporre tutti i consiglieri comunali a test antidroga del capello (due esponenti della minoranza l’hanno fatto spontaneamente e a proprie spese, ma nessun altro risulta averli imitati), ora Belotti – come evidenziato durante l’ultimo consiglio comunale – ha deciso di monitorare meglio il fenomeno su base locale.
Come? Affidando ad Acque Bresciane (società partecipata anche da Rovato, che potrebbe esprimere a maggio il nuovo presidente) l’incarico di effettuare l’analisi delle acque reflue del paese per determinare in maniera precisa la concentrazione di stupefacenti e, dunque, il tasso di consumo.
Lo studio – ha precisato il sindaco – avrà un costo di 10mila euro e sarà totalmente a carico della società. Lo ricordiamo: una recente indagine nazionale, proprio sulle acque reflue, ha affermato che la provincia di Brescia sarebbe seconda in Italia per consumo di cocaina pro capite.