La procura dei minori di Brescia, competente territorialmente, ha affidato ai familiari la figlia della donna che giovedì sera ha ucciso a coltellate il marito e padre della piccola.
Il brutale omicidio si è consumato in una villetta di Martinengo, nella Bergamasca. Erano circa le 23.30. La donna (la 46enne Caryl Menghetti, originaria di Vercelli e proveniente da una famiglia di giostrai) ha improvvisamente preso un coltello da cucina e ha colpito a morte il compagno, il 56enne Diego Rota.
Una coppia in apparenza normale, che non aveva mai avuto gravi litigi. Ma la donna soffriva da tempo di problemi psicologici (che l’avevano anche a lasciare il lavoro, un centro estetico a Romano) e poche ore prima della tragedia – accompagnata dalla vittima – era anche stata visitata dalla Psichiatria. Poi era stata dimessa con l’indicazione di seguire una terapia farmacologica.
La piccola, che per fortuna non ha visto e sentito nulla, è stata affidata alle cure dei familiari. Ma ora non ha più un padre e la madre si trova in carcere per omicidio. E’ lei la principale vittima di questo dramma.