Videosorveglianza raddoppiata sui vagoni della metropolitana: è una delle risposte al dilagare delle aggressioni e delle molteplici rapine compiute ai danni dei cittadini e registrate negli ultimi tempi all’interno delle stazioni delle fermate e nelle loro vicinanze.
La novità, che richiede un investimento di 2 milioni di euro per Brescia mobilità, verrà introdotta a partire da luglio e porterà a quattordici il numero di telecamere installate su ogni treno. I dispositivi elettronici saranno direttamente collegati con la centrale operativa di Metro Brescia, dalla quale dipendono anche gli agenti di sicurezza itineranti, oggi 37, che presidiano vagoni e stazioni (a partire dalle 20:30 a questi si sommano anche cinque guardie armate itineranti e una fissa nella stazione Vittoria).
A ciò si aggiungerà un protocollo di sicurezza da mettere in pratica con le forze dell’ordine e coordinato dalla Prefettura.
Il tema della sicurezza è quanto mai all’ordine del giorno, come dimostrano anche le polemiche scoppiate nei giorni scorsi sui social network per un video, in realtà realizzato due anni fa, diventato virale sul web e nel quale era visibile un episodio di violenza contro un giovane rider.
Mentre già sono sorvegliate speciali le fermate Vittoria, San Polo Parco, San Polo Cimabue, Sanpolino e Stazione ferroviaria, prosegue a Palazzo Loggia la discussione in merito: secondo l’opposizione quanto fatto sinora non è ancora sufficiente e c’è chi invoca il Daspo urbano con validità anche nelle stazioni della metropolitana.