di Claudio Bragaglio* – Nella polemica sui nuovi alloggi in zona Tintoretto vedo il classico … scaricabarile tra Centrodestra e Centrosinistra. Immagino che in questa vicenda, che risale al 1997/98, se ne capisca un gran poco tra torti e ragioni. Nell’epilogo negativo che si profila non si salva nessuno. Perché il tutto nasce da due errori. Da una “follia amministrativa”. L’uno del Centrodestra, l’altro del Centrosinistra. Ma per capire questo brutto colpo di coda, va considerata la sua testa!
La Giunta Corsini, con il sottoscritto Assessore alla Casa, presenta nel’97 in Regione tre progetti; Residence Prealpino, Quartiere Mazzucchelli e Torri Tintoretto-Cimabue. I primi due vanno in porto. Il terzo pure, ma… sulla carta, con l’impegno serio di due Assessori regionali, Piero Borghini e Mario Scotti. Con uno stanziamento di 20 mln per la riqualificazione delle due Torri. Pochi mesi dopo in Loggia vince il Sindaco Paroli che prevede l’abbattimento delle Torri, senza alcun progetto concreto, se non la polemica verso il S. Polo Nuovo di Bazoli e Benevolo. Intanto perdiamo i 20 mln che vanno alla Sindaca Moratti! Nei 5 anni del Centrodestra un nulla di fatto.
Poi nel 2013 vince Delbono, all’insegna della riqualificazione delle Torri. Viene predisposta il 3.6. 2015 una Delibera, per una Manifestazione di Interesse, vinta da Investire sgr (che è la Redo di oggi). Tempo dopo arriva un progetto per la riqualificazione. Lo si valuta positivamente, ma…ma…dopo pochi giorni arriva da Investire sgr un…contrordine: la Torre va abbattuta, con 200 alloggi in polvere! Mentre le altre quattro torri gemelle stanno in piedi con i loro 800 alloggi! La Giunta non gli dà il benservito e da lì in poi si mette la corda al collo. Con l’Aler di Isacchini che si allinea ad Investire sgr. Non solo. Con gravità senza pari, Investire sgr presenta in Comune la richiesta d’un cambio di destinazione d’uso del sedime per l’abbattimento della Torre, senza dir nulla a nessuno. Un altro motivo per rompere ogni rapporto ed invece ci si mette sul suo binario fino alla vicenda odierna di Redo sgr.
Vi è poi un esposto alla Corte dei Conti di Mirko Lombardi per un danno erariale di 25 mln che condivido. Con Redo oggi protagonista anche della fondazione di Campus Edilizia Brescia. Che solo per ora è stata…accantonata, ma che scalpita per entrare in Fondazione. Con tutti gli interrogativi che riguardano la gestione degli appalti per il futuro quartiere Tintoretto. Nonché l’idea ricorrente d’una sua aspirazione per un modello da “sviluppatore unico”. Che più d’un problema pone anche in Fondazione Campus.
Si tratta ora di “salvare il salvabile”, con la fuoriuscita di Redo, in termini di alloggi sociali da costruire per far fronte ad un grande bisogno di abitazioni. Il Centrodestra parla ora del fallimento del Centrosinistra. In realtà se non si trova tutti insieme un recupero di risorse su un “tavolo governativo”, le responsabilità ricadono su entrambi gli schieramenti politici. Nessuno escluso. Vi sono passaggi – giorni fa ho richiamato la vicenda di A2A – in cui un’autentica classe dirigente bresciana è chiamata a dare unitariamente il meglio di sé su un tavolo nazionale e regionale. Altri pensano sia invece meglio sfasciarsi reciprocamente la testa? Auguri!
* Partito Democratico (direzione Lombardia)
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