▼ Fiera dei rettili, gli animalisti: la Loggia non dia più il patrocinio

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Proteste animaliste alla fiera Reptilia, foto da ufficio stampa

Domenica 24 marzo 2024, il Collettivo Antispecista Octopus ha organizzato un presidio
davanti al Brixia Forum di Brescia, in occasione della terza edizione del Brixia Reptiles, una
fiera dedicata agli animali esotici.

Il presidio – si legge in una nota – “mirava a sensibilizzare i partecipanti sul commercio di animali esotici, una pratica profondamente dannosa e irresponsabile che coinvolge milioni di animali in tutto il mondo, inclusi rettili, anfibi, micromammiferi, invertebrati, pesci e altri esseri viventi. Un mercato, purtroppo, non soggetto a restrizioni o regolamentazioni adeguate”.

“L’Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale (OIE) – si legge ancora – stima che il traffico illegale di questi animali provochi la morte di almeno 3 milioni di individui ogni anno, compresi esemplari di specie rare e in via d’estinzione. Queste stime mettono in evidenza il devastante impatto che il prelievo di animali dalla natura ha sulle popolazioni selvatiche, contribuendo significativamente alla diminuzione della biodiversità. Eventi come il Brixia Reptiles offrono un’ampia vetrina per questo tipo di commercio, che spesso porta alla detenzione degli animali in scarse condizioni di vita negli allevamenti e nei negozi di animali”.

“Inoltre – incalzano gli animalisti – dopo l’acquisto impulsivo generato dall’atmosfera della fiera, molti di questi animali vengono abbandonati. Questo diventa particolarmente problematico nel caso in cui gli esemplari siano affetti da malattie; in tali situazioni si innesca il rischio concreto di diffusione di patogeni nell’ambiente circostante, mettendo in pericolo la fauna selvatica e favorendo la propagazione di malattie zoonotiche e pandemie. In aggiunta, l’elevata mortalità osservata tra gli animali nelle case dei nuovi proprietari è spesso attribuibile alla mancanza di conoscenze zoologiche specifiche necessarie per fornire cure adeguate, competenze che sono raramente possedute dagli acquirenti.

“Il Collettivo Antispecista Octopus – conclude la nota – chiede alle autorità di adottare leggi più severe contro il traffico di animali esotici e di promuovere politiche di conservazione che proteggano gli habitat naturali. Inoltre, sollecita il Comune di Brescia a non patrocinare più eventi come il Brixia Reptiles, che sostengono attivamente questo commercio crudele e insensato. Gli animali esotici non sono oggetti di decorazione o status symbol, ma esseri viventi che meritano rispetto e libertà. È giunto il momento di porre fine a questa pratica e garantire che ogni animale abbia il diritto di vivere nel proprio habitat naturale, libero da sfruttamento e sofferenza”.

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