Anche il Comune di Brescia – come altre amministrazioni bresciane – introdurrà il Daspo urbano, provvedimento che consente di imporre (pena l’arresto) a chi tiene comportamenti molesti (ubriachezza, accattonaggio, atti contrari alla pubblica decenza, parcheggiatori abusivi e commercio abusivo) di tenersi a distanza per 48 ore da determinati luoghi. Ma tra questi non sarà inserito il centro storico.
A renderlo noto – rispondendo a un’interrogazione del centrodestra, che da tempo reclama il provvedimento – è stata il sindaco Laura Castelletti, durante il consiglio comunale di ieri.
Il primo cittadino ha confermato l’intenzione di varare il provvedimento e precisato che la Loggia sta definendo insieme alla Prefettura la mappa delle zone in cui il Daspo sarà applicabile. Precisando comunque che le forze dell’ordine “hanno già oggi a disposizione diversi tipi di Daspo, a differenza di quello urbano”. Mentre l’assessore alla Sicurezza Valter Muchetti – a margine della seduta – ha ricordato come dal perimetro di azione del nuovo Daspo siano escluse le questioni di ordine pubblico (risse, spaccio etc) ed evidenziato come i luoghi daspabili saranno dunque in prevalenza parchi, mentre nell’elenco non ci saranno le piazze e in generale il centro storico (quindi anche le zone calde di piazza Vittoria e del Carmine)
Ora l’iter prevede la delibera di modifica del regolamento di Polizia urbana da parte della giunta, con successivo passaggio dell’atto in commissione e in consiglio. Con l’obiettivo di far entrare in vigore il nuovo provvedimento entro maggio.