▼ Pontevico, finto avvocato in fuga con 2.500 euro: denunciato

La vittima, dopo aver consegnato il denaro, aveva segnalato l'accaduto ai carabinieri

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Donna truffata, foto da Carabinieri

Un distinto 40enne è stato fermato dai Carabinieri con l’accusa di aver raggirato diverse persone con la tecnica del “finto carabiniere e finto avvocato”. L’uomo, di origini campane, è stato intercettato nel fine settimana a Fidenza. Per incastrarlo è stato decisivo un tentativo di truffa condotto nella bassa.

Le indagini sono partite dalla segnalazione di una donna, che si era presentata dai Carabinieri di Pontevico raccontando di essere stata vittima di un raggiro. La vittima, residente in paese, era stata contattata sul telefono di casa intorno alle 10 da un sedicente avvocato, secondo cui il figlio era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale e per questo “arrestato”. Quindi – secondo copione – era seguita la richiesta di denaro per liberare il figlio e, poco dopo, si era presentato alla sua porta un sedicente avvocato, che si era fatto consegnare 2.500 euro in contanti.

La donna si era accorta poco dopo della truffa e aveva avvisato i militari che – con la descrizione dell’uomo e dell’auto – avevano subito avviato le indagini.

Un veicolo sospetto – già segnalato perché utilizzato in passato da truffatori – era quindi finito sotto la lente e le telecamere avevano confermato che si trattava dello stesso mezzo utilizzato nel raggiro. L’auto, dopo aver imboccato l’autostrada, era quindi stata fermata a Fidenza, in provincia di Parma.

Il conducente – trovato in possesso dei 2.500 euro – dovrà rispondere di diversi tentativi di raggiro, ma anche di rapina impropria perché – secondo quanto denunciato dalla donna – avrebbe spintonato la sua vittima al fine di allontanarsi con il denaro e guadagnarsi la fuga.

LA TRUFFA DEL FINTO CARABINIERE E DEL FINTO AVVOCATO 

Il modus operandi del truffatore, così come anche riferito dalla donna in denuncia, è sempre lo stesso: la vittima prescelta, ricevuta una telefonata da un “convincente presunto avvocato”, viene avvisata che il figlio è trattenuto presso una Caserma Carabinieri e necessita con urgenza di denaro per essere difeso e rilasciato. Ottenuta l’attenzione della vittima, che preoccupata per il congiunto si affretta a preparare la cifra con il denaro disponibile in casa, raccogliendo talvolta anche preziosi e gioielli, di lì a poco quest’ultima viene raggiunta dal finto collaboratore del falso avvocato, che si presenta in casa per ritirare denaro e preziosi, dandosi poi alla fuga. È indispensabile ricordarsi di chiamare sempre il 112.

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