Una persona è stata condannata e quattro assolte. E’ questo l’esito del processo per la morte di Nadia Pulvirenti, terapista di 25 anni che – il 24 gennaio del 2017 – fu uccisa a coltellate da un paziente psichiatrico della Cascina Clarabella di Iseo.
Il presidente della cooperativa per cui lavorava la giovane è stato condannato a un anno e due mesi di carcere, mentre sono stati assolti per non aver commesso il fatto l’allora direttore del Dipartimento di salute mentale di Iseo, il responsabile del Centro Psico Sociale di Iseo, un medico della cooperativa e una psichiatra del Cps di Rovato.
L’assassino, Abderrhaim El Mouckhtari – lo ricordiamo – non è stato processato perché incapace di intendere e volere. Il pm aveva chiesto tre condanne (sostenendo che la patologia del paziente non fosse stata adeguatamente contenuta) e due assoluzioni. I giudici hanno inoltre disposto il risarcimento di 10mila euro all’ex fidanzato, di 100mila euro ai genitori e stabilito una sanzione da 32mila euro per la cooperativa.