Egregio direttore,
purtroppo anche io – che nei mesi scorsi ho dovuto fare i conti con gravissimi problemi di salute – mi sono trovata e mi trovo ancora a dover fare i conti con l’inefficienza sistema sanitario lombardo. Nel mese di gennaio, infatti, l’oncologo mi ha prenotato la prima visita di controllo per un tumore, fissandola per maggio e chiedendomi di presentarmi all’appuntamento con gli esiti di una Tac e di una colonscopia.
Il sistema di prenotazione della Lombardia (che ho dovuto richiamare più volte, perché le operatrici lamentavano “problemi con il gestionale”), però, mi ha restituito soltanto una data utile per la Tac (tutte le alternative andavano oltre giugno) e nemmeno una per la colonscopia (la prima opzione utile sarebbe luglio nel Bresciano, addirittura nessuna data nella vicina Bergamo).
Risultato? Come suggerito dagli operatori, dovrei cercare se c’è qualche ospedale convenzionato per tale prestazione. Ovviamente non sono stati in grado di fornirmi un elenco: devo contattare io gli ospedali uno ad uno e incrociare le dita. L’alternativa è una sola: pagare. E in quel caso diventa tutto più facile. Alla Poliambulanza, ad esempio, non ci sono opzioni con il sistema sanitario nazionale per la coloscopia, ma pagando 382 euro spunta miracolosamente un posto per il 22 febbraio. Per la Tac, invece, si va a dicembre, ma con 302 euro è libero il 20 febbraio…
E’ davvero questo il sistema sanitario che vogliamo? Sarebbe questa l’efficienza lombarda?
Lettera firmata – Brescia