▼ Fine vita, giovedì ad Adro appuntamento con Cappato e Remuzzi

L’inizio dell’incontro è fissato alle ore 20:45 presso la sala Eventi “Al Burnec” in via Bornico n. 32 ad Adro (BS). Per partecipare è necessaria la prenotazione da effettuarsi sul sito: www.rinascimentoculturale.it. All'ingresso sarà richiesto un contributo di 5 euro a sostegno delle attività organizzative.

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Remuzzi, foto da ufficio stampa Festival Rinascimento Culturale

Libertà e diritti: quando la vita sta per finire. Un tema quanto mai dibattuto, perché vorremmo tutti morire con dignità, e poter scegliere come e con chi lasciare questo mondo.

Ne parleranno, giovedì 1° febbraio al Festival Rinascimento Culturale 2024, Marco Cappato – politico, attivista, già eurodeputato e oggi presidente dell’Associazione Luca Coscioni – e il medico e ricercatore Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, definito dall’”European Journal of Clinical Investigation” uno degli scienziati più influenti al mondo.

L’incontro esplorerà temi sensibili ma oggi poco affrontati, quali il fine vita, l’eutanasia, e il loro impatto sulla democrazia, il sistema legislativo e la libertà individuale. Un’occasione unica per approfondire questioni etiche, sociali e scientifiche con due esperti di caratura internazionale.

Medici e infermieri non dedicano quasi mai abbastanza attenzioni a chi sta per morire – commenta Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri –. I medici sono orientati a curare e a guarire, o a farci continuare in qualche modo a vivere, anche se questo diventa difficile o insopportabile a un certo punto. Pochi medici sono preparati ad aiutarci a morire come vorremmo: ecco questo è un punto su cui è necessario riflettere perché i dottori, nei loro corsi di formazione, non trascurino questo aspetto che è altrettanto importante di tutti gli altri. Fare il medico è rianimare, ma è anche sospendere le cure quando sono futili, fa parte dei nostri compiti e della nostra missione. Non possiamo nasconderci dietro leggi farraginose e comitati etici che si riuniscono quando va bene una volta al mese, mentre i nostri ammalati soffrono adesso”.

Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni: “La domanda di fondo è: a chi appartiene la vita di ciascuno? Una risposta netta è necessaria. In Italia è già un diritto essere aiutati a morire in determinate condizioni. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con una sentenza che ha valore di legge, al termine del processo Cappato/DJ Fabo. Sono dunque fondamentali le tempistiche per rispondere a persone malate irreversibili maggiorenni, consapevoli, vittime di sofferenze insopportabili e dipendenti da trattamenti di sostegno vitale. Noi, come Associazione Luca Coscioni, operiamo anche con disobbedienze civili per estendere quel diritto anche a chi non dipende da trattamenti sanitari e a chi preferisce che la somministrazione sia effettuata dal medico. L’opinione pubblica è largamente favorevole da tempo. Il ceto dirigente politico non ancora”.

L’inizio dell’incontro è fissato alle ore 20:45 presso la sala Eventi “Al Burnec” in via Bornico n. 32 ad Adro (BS). Per partecipare è necessaria la prenotazione da effettuarsi sul sito: www.rinascimentoculturale.it. All’ingresso sarà richiesto un contributo di 5 euro a sostegno delle attività organizzative.

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