Bossolà, biscotto bresciano, persicata e pirlo. Sono queste le nuove preparazioni che entrano nel lungo elenco dei prodotti tutelati dalla De.Co. (la Denominazione Comunale) in provincia di Brescia.
A presentarli ufficialmente – ma i bresciani li conoscono bene – sono stati ieri in Loggia il sindaco Laura Castelletti, l’assessore al Turismo Andrea Poli e due dei membri della commissione che qualche mese fa ha concluso l’iter per l’assegnazione: il barman Ampelio Zecchini e il re dei pasticceri Iginio Massari.
Lo spritz e il bossolà non hanno bisogno di presentazioni. Massari si è concentrato dunque sul biscotto bresciano e sulla persicata.
Il biscotto bresciano, ha ricordato, è stato proposto per primo dalla forneria Scaglia di Corso Garibaldi prima della Seconda guerra mondiale ed uno dei soli tre prodotti da forno italiani che possono realmente chiamari “biscotti” perché sono cotti due volte.
La persicata, invece, è una gelatina tagliata a barrette, inventata per prolungare l’utiizzo delle pesche raccolte nella zona di Collebeato e Concesio (a metà settembre, perché più asciutte). In pochi ancora la producono, ma è certamente uno dei prodotti che potrebbe beneficiare di più della nuova denominazione.