Il pandoro era… un pacco. E la Ferragni stavolta non c’entra niente. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri del Nas durante i controlli straordinari che hanno effettuato in diverse attività della provincia di Brescia, nell’ambito di un’azione coordinata con i colleghi delle altre regioni italiane.
Della scoperta, al momento, non si hanno molte notizie e non è noto nemmeno il Comune bresciano in cui ha sede l’attività. Stando alle poche informazioni disponibili, però, il titolare della pasticceria controllata avrebbe acquistato da un altro produttore una scorta di pandori (36 quelli finiti sotto sequestro) mettendoli poi in vendita a prezzo molto più alto come “artigianali”. Al titolare, ovviamente, è stata comminata una multa.
I controlli, come detto, hanno riguardato tutta Italia. Oltre alla situazione del Torinese (dove un’attività su tre ha ricevuto sanzioni) è da segnalare il caso di Catania, dove in un laboratorio dolciario sono stati trovati semilavorati in cattivo stato di conservazione, con pesantissime carenze igienico sanitarie. Sono stati sequestrati 1.700 chili di cibo per un valore di circa mezzo milione di euro.