«Crediamo che saltare due ore di scuola per riprendersi i propri spazi nella propria città sia sì un diritto, ma di fatto un dovere»: a sostenerlo sono le studentesse e gli studenti bresciani che nella mattinata di ieri hanno deciso, coadiuvati da attivisti (FFF, FIAB, Critical Mass), di protestare contro il parcheggio selvaggio delle automobili sulle piste ciclabili, un fenomeno che si verifica in tante zone della città ed in particolar modo nei pressi degli istituti scolastici negli orari di ingresso e uscita degli studenti.
I giovani hanno dunque deciso di posizionare una sfilza di biciclette sulla pista ciclabile di via Balestrieri, in città, tra il liceo Copernico e il liceo Leonardo, per «proteggere quest’ultima dalle persone che sovente la sfruttano come se fosse un parcheggio per automobili». «Il nostro obiettivo – spiegano gli studenti in una nota – è reiterare l’azione anche i prossimi sabati, rendendola un momento ricorrente di protesta pacifica e corretta».
«Condanniamo in primis il comportamento scorretto delle persone che utilizzano le ciclabili come proprio parcheggio personale e al contempo la gestione comunale delle strade: da un lato della strada la ciclabile è stata miseramente ritagliata su di essa. Inoltre le ambulanze non riescono a districarsi nell’infernale traffico di quei 500 metri: è successo più volte che si bloccassero tra le autovetture a sirene accese. Crediamo che via Balestrieri debba essere resa accessibile solo a pedoni, bici, ambulanze e pullman. Il nostro motto è “Strada alle auto, ciclabili alle persone.” Noi vogliamo la città delle persone, non delle macchine» dichiara Andrea Panetta, studente del liceo Copernico.
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