Dieci mesi di carcere. E’ questa la richiesta che il pubblico ministero ha avanzato per un 21enne mantovano, accusato di violenza sessuale nei confronti di una 13enne. E per il giudice, data la particolarità della vicenda, non sarà certo facile prendere la decisione “giusta”.
I fatti risalgono a un paio di anni fa. Il giovane, all’epoca 19enne, aveva iniziato una relazione stabile con la ragazzina, che era rimasta anche incinta. A quel punto – visto che la giovane aveva meno di 14 anni, età sotto la quale i rapporti sessuali con adulti sono vietati dalla legge – era scattata la procedura d’ufficio nei confronti del fidanzato.
La relazione tra i due, nel frattempo diventati genitori e conviventi, è continuata e la coppia – secondo quanto riferito dai media locali – si è presentata in tribunale mano nella mano. In aula la difesa ha chiesto l’assoluzione del 21enne (sottolineando che l’eventuale condanna non avrebbe alcun valore rieducativo), mentre la pm – vista la particolare tenuità del caso di specie – ha avanzato la richiesta di “soli” dieci mesi (con pena sospesa).
Ancora da vagliare la posizione della madre della 13enne, una 50enne che vive in altra provincia. La procura ha chiesto che venga processata per violenza sessuale (per non aver ostacolato il rapporto).