Bassa, nel carro funebre c’è… la Madonna di Lourdes

Non sono mai banali le idee di don Alessandro Lovati, rettore del santuario della Comella di Seniga

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Il carro funebre di don Lovati allestito con il presepe, foto d'archivio

Non sono mai banali le idee di don Alessandro Lovati, rettore del santuario della Comella di Seniga, nella Bassa. 

Questa volta, dopo aver allestito – quando ancora era parroco a Pievedizio di Mairano – nel carro funebre d’epoca che utilizza per i suoi spostamenti un presepe (in mostra soltanto durante le festività natalizie), il sacerdote bresciano ha pensato di proporre una riproduzione in miniatura della Grotta della Madonna di Lourdes. L’intento è provocatorio, ma allo stesso tempo pedagogico. 

Alla base vi sono la paura che le persone hanno nei confronti della morte e i gesti scaramantici compiuti alla vista del carro funebre nell tentativo di esorcizzare la morte. Lo stesso mezzo, che solitamente scatena queste reazioni, può però essere fonte di insegnamento: nella morte vi è una risorsa di vita, sostiene Don Alessandro Lovati in un’intervista rilasciata al quotidiano Bresciaoggi. Il messaggio che narra del duello tra la vita e la morte e della vittoria della vita di Cristo sulla morte attraverso la Resurrezione corre così su un veicolo fin dai tempi antichi associato ad un triste presagio. 


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