La politica bresciana discute delle possibili soluzioni per il rilancio del centro commerciale Freccia Rossa, che – allo stato delle cose – rischia di rimanere per anni un pesante vulnus nel tessuto urbanistico cittadino.
L’ipotesi al vaglio, attualmente, è quella di portare nella struttura gli uffici della Provincia di Brescia. Ma non solo. L’obiettivo del Broletto – per rendere più fattibile l’operazione in termini economici – è quella di coinvolgere nella soluzione la Regione (che da tempo cerca un’alternativa al Pirellino di via Dalmazia, puntando l’attenzione sulla zona della Poliambulanza) e magari anche il Comune di Brescia. Dando vita, insomma, a una sorta di cittadella delle istituzioni tra via Ugoni e viale Italia.
Di certo la Provincia è oggi l’ente più interessato, perché deve fare i conti – anche economici – con diversi distaccamenti territoriali. Non a caso, già in passato il Broletto aveva valutato le opzioni degli ex Magazzini generali (dove l’ex sindaco Adriano Paroli avrebbe voluto realizzare la sede unica degli uffici comunali) e delle tre torri.
La Loggia, invece, non ha attualmente l’urgenza di una nuova sede e, comunque, prima di avviare qualsiasi ragionamento vuole aspettare la perizia, per capire l’entità delle cifre in ballo per l’acquisizione e il rilancio dell’area (parliamo comunque di diverse decine di milioni di euro). Come noto l’ex candidato sindaco del centrodestra Fabio Rolfi, in campagna elettorale, aveva proposto proprio di fare del Freccia Rossa la nuova sede unica del Comune, ma allora Laura Castelletti aveva bocciato l’ipotesi.