“Le dichiarazioni del consigliere di minoranza Fabio Rolfi in merito al processo Caffaro sono un insulto alla intelligenza dei bresciani”: così dichiara il vicesindaco Federico Manzoni, che ha la delega agli affari legali del Comune di Brescia, rispondendo alle accuse dell’ex candidato sindaco del centrodestra.
“Spiace infatti – chiarisce l’esponente Pd – che il consigliere Rolfi, per amore delle proprie tesi, non riconosca che l’esito dell’Udienza preliminare di oggi rappresenta in realtà la dimostrazione della correttezza della strategia processuale seguita dalla Loggia con la sua Avvocatura Civica!”
“Il Giudice per l’Udienza Preliminare ha escluso la richiesta di Lac, Codacons e Medicina Democratica di costituirsi parte civile sulla base del fatto che il risarcimento del danno ambientale è prerogativa che può essere fatta valere in sede processuale solo dal Ministero dell’Ambiente: una preclusione dunque che evidentemente avrebbe riguardato anche il Comune di Brescia, qualora avesse tentato la strada della costituzione di parte civile”.
“Stupisce invece – prosegue Manzoni – che nessun rimprovero venga mosso dal consigliere Rolfi nei confronti del Ministero dell’Ambiente, soggetto che invece sarebbe stato legittimato a costituirsi parte civile e che non lo ha fatto: evidentemente per il consigliere Rolfi valgono due pesi e due misure!”
“Il Comune di Brescia – conclude il vicesindaco – anziché perdere tempo in azioni processuali inutili, ha scelto la più complessa ma fattiva strada di affrontare le problematiche legate alla Caffaro, supportando l’azione del Commissario nella delicata transizione per la gestione della barriera idraulica e nella progettazione e nel bando per la bonifica dello stabilimento industriale”.