Con una nota Brescia Trasporti risponde “alle affermazioni, oggettivamente fuorvianti, sulle condizioni di lavoro degli autisti espresse in occasione dello sciopero indetto da alcune sigle sindacali lunedì scorso”.
“In particolare – si legge – ci preme evidenziare la non veridicità delle affermazioni relative agli ‘stipendi da fame, 1.200 € al mese ai neo assunti’ ed ai ‘turni massacranti'”.
Sugli stipendi la società ribatte che “la retribuzione netta di un neoassunto, senza straordinari e compresi i premi e le indennità, è di circa 1.600 euro al mese per 14 mensilità. Per i parametri più alti, sempre senza tener conto degli straordinari, la retribuzione si avvicina ai 1.800/1.900 euro”. Inoltre “Brescia Trasporti, oltre al premio di produzione e all’indennità giornaliera (peraltro non prevista dal contratto nazionale), prevede un’ulteriore voce, ovvero 16 giornate extra di riposo (oltre alle normali 52), che possono essere fruite oppure lavorate, con il vantaggio in quest’ultimo caso di averle riconosciute come straordinario festivo. L’esistenza delle 16 giornate extra di riposo garantisce, all’occorrenza, un prezioso ‘tesoretto’ di 104 ore a cui il lavoratore può attingere, senza intaccare i riposi ordinariamente previsti”.
Per quanto riguarda, invece, le critiche su turni e orari di lavoro, Brescia Trasporti precisa che “la situazione per gli autisti di Brescia Trasporti, che effettuano il servizio urbano, è decisamente migliore rispetto a quella degli autisti di molte altre aziende di trasporto pubblico. Il Contratto Collettivo Nazionale, infatti, prevede che la giornata lavorativa possa durare fino a 12 ore, con un tempo di guida fino ad 8 ore. In Brescia Trasporti – si aggiunge – è molto diverso: la giornata lavorativa (quindi non il tempo di guida effettiva, ma il tempo complessivo in cui un autista risulta impegnato) varia dalle 5 alle 8,5 ore al massimo e un conducente guida per 5 ore e 55 minuti (media garantita settimanale). Il tempo restante è riservato eventualmente alle pause e ai trasferimenti interni”.
“E’ opportuno evidenziare – conclude la nota – che il comparto del trasporto pubblico, degli autotrasportatori in genere e di tutte quelle realtà che lavorano per turni comprendendo, a rotazione, sabati e domeniche (pensiamo alla ristorazione, alla sanità, agli stagionali, ecc) risulta poco appetibile, soprattutto per i giovani. In Lombardia si stima manchino, in tutte le province, oltre mille autisti per i servizi di trasporto pubblico locale. E’ un fenomeno sociale vasto e complesso, al quale le aziende cercano di porre rimedio. Brescia Trasporti – si chiosa – in particolare è in prima fila nella messa in campo di molteplici iniziative che consentano di sopperire a tale difficoltà senza intaccare il livello di servizio pubblico offerto alla cittadinanza”.