“In attesa di conoscere l’esito delle indagini per comprendere se la matrice anticaccia in ipotesi sia confermata, ritengo che questi atti di intimidazione non solo mettano in pericolo la sicurezza delle persone che praticano la venagione, ma minino anche il rispetto reciproco che deve esserci tra le diverse comunità e le sensibilità presenti nel territorio a proposito di caccia” così la consigliera regionale del Partito Democratico Miriam Cominelli interviene, condannando gli atti vandalici avvenuti recentemente nei confronti dei capanni da caccia e delle infrastrutture venatorie bresciane.
In particolare, Cominelli fa riferimento ai fatti assai preoccupanti accaduti a Collebeato e a Gottolengo, che hanno addirittura spinto il Questore a convocare un incontro con le associazioni venatorie per fare il punto sul tema sicurezza.
“A Collebeato, nella notte tra lunedì e martedì, è stato distrutto un appostamento fisso di caccia, dove hanno abbattuto alberi e capanno – fa sapere la consigliera dem -. L’atto di violenza è stato segnalato alle autorità competenti da un cacciatore locale che ha documentato l’accaduto attraverso un breve video. Sempre negli scorsi giorni è stato riportato un altro incidente a Gottolengo, dove un capanno è stato ridotto in cenere da un incendio doloso. Attualmente, le forze dell’ordine stanno conducendo indagini per identificare i responsabili dei gesti”.
“Ancora oggi – conclude Cominelli, ribadendo un tema per lei fondamentale – troppe volte, la figura del cacciatore, sottoposta a una articolata legislazione e regolamentazione, viene confusa con quella del bracconiere che agisce invece nell’illegalità e contro il rispetto della fauna e dell’ambiente”.
